“Siamo tutti Gkn”: in più di 5.000 alla manifestazione a Campi Bisenzio fra cori, fumogeni e tanta rabbia

CAMPI BISENZIO – Quello che c’era da dire, in attesa magari di riprendere il dialogo nelle sedi istituzionali, è stato già detto. Stamani, alla manifestazione promossa dai dipendenti dalla Gkn per protestare contro il loro licenziamento e in difesa del lavoro, era il momento della rabbia, dei fumogeni e dei cori (“Siamo tutti Gkn” uno […]

CAMPI BISENZIO – Quello che c’era da dire, in attesa magari di riprendere il dialogo nelle sedi istituzionali, è stato già detto. Stamani, alla manifestazione promossa dai dipendenti dalla Gkn per protestare contro il loro licenziamento e in difesa del lavoro, era il momento della rabbia, dei fumogeni e dei cori (“Siamo tutti Gkn” uno di quelli che “rimbombato” di più), di una dignità da difendere e da urlare a pieni polmoni. Insieme a tamburi e “strumenti” per alzare il livello dei decibel. Oltre cinquemila i presenti al corteo, che è partito dalla sede della Gkn, in via Fratelli Cervi, e che lì si è concluso dopo aver camminato per quasi quattro chilometri nelle strade adiacenti. Un corteo che non ha fatto registrare particolari problemi, tranne qualche complicazione per la circolazione del traffico. Tantissime le sigle presenti, tanti anche i rappresentanti di altre realtà produttive (due su tutte, l’Electrolux e la Texprint di Prato) che hanno vissuto o stanno vivendo momenti complicati.

A lato del corteo i rappresentanti del mondo politico: il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, e gli assessori Monica Roso, Riccardo Nucciotti ed Ester Artese, il vice-sindaco di Sesto Damiano Sforzi e l’assessore Massimiliano Kalmeta, il sindaco di Poggio a Caiano, Francesco Puggelli, l’assessore al sociale di Lastra a Signa, Matteo Gorini, il presidente della Regione, Eugenio Giani, gli assessori regionali Monia Monni, Serena Spinelli e Alessandra Nardini, Ilaria Santi in rappresentanza del Comune di Prato, Benedetta Albanese per il Comune di Firenze, il consigliere comunale di Uniti per Signa, Gianni Vinattieri, l’assessore alla mobilità del Comune di Scandicci, Andrea Anichini, la coordinatrice toscana di Sinistra Italiana, Alessia Petraglia, il segretario di Sinistra Italiana Campi Bisenzio, Andrea Morreale, il capo gruppo di Campi a Sinistra, Lorenzo Ballerini, il coordinatore comunale campigiano di Forza Italia, Angelo-Victor Caruso: tutti presenti per manifestare la loro solidarietà.

Mentre le associazioni di volontariato della zona (la Misericordia di Campi, la Fratellanza Popolare di San Donnino, la Pubblica Assistenza di Campi e la Vab di Calenzano), oltre a dare una mano alle forze dell’ordine presenti, numerose ma rimaste per fortuna ferme a osservare il regolare svolgimento del corteo, si sono occupate dell’assistenza sanitaria, anche in questo caso senza problemi. Ma quella di oggi era – ed è – la giornata dei lavoratori della Gkn: uomini, donne, più o meno giovani, bambini, uniti tutti dalla voglia di non mollare di un centimetro per difendere il proprio futuro. Uomini e donne che hanno gridato a gran voce “Nessuno ferma la rabbia degli operai” ma che hanno rispettato, dal primo all’ultimo, le direttive ricevute.

Uomini e donne che hanno sfidato il caldo di un sabato mattina di fine luglio per dimostrare, ancora una volta, che loro vogliono continuare a lavorare e che l’assemblea permanente, se ci fosse bisogno di un’ulteriore dimostrazione, è destinata a proseguire a lungo. Uomini e donne che, grazie alla voce di Matteo Moretti, della Rsu Gkn, hanno voluto ringraziare tutti, ma veramente tutti, per la solidarietà ricevuta in queste settimane. “Una solidarietà che ci ha commosso e che va dalla Chiesa ai centri sociali. In una vicenda piena di contraddizioni e nella quale ognuno faccia i conti con le proprie… Noi vogliamo e abbiamo bisogno di tutti, al servizio di questa lotta e non contro questa lotta”. Davanti allo striscione che è diventato la bandiera della protesta, con la scritta “Insorgiamo”: sì, siamo tutti Gkn.

Alcune fotografie sono state riprese dalla pagina Facebook del Collettivo di fabbrica dei lavoratori Gkn