SESTO FIORENTINO – “Era prevedibile che alcuni partiti di maggioranza di governo, usciti vincitori dalla competizione elettorale (anche per l’apporto dei voti del PD) sottolineassero, con un hic sunt leones, la capacità di mobilitazione dell’opinione pubblica. E’ un segnale politico evidente e lo sarà ancora di più nel prossimo futuro. E’ una prova generale. Dal termovalorizzatore, alla pista parallela, alla multiutility; con o senza i rinforzi promessi, ‘gli assediati’ sono pronti a fare le loro battaglie, fortemente motivati”. Lo afferma, in una nota, la segreteria del Partito Socialista di Sesto Fiorentino per entrare poi a parlare dei problemi dell’Istituto Calamandrei, problemi, dice il Psi di Sesto “noti a molti dalla mancanza di aule alle difficoltà gestionali della Dad”.
Da molti anni l’isolamento del Polo Universitario, dal contesto della vita cittadina, viene evidenziato da tanti, anzi da troppi, senza proporre interventi – prosegue la nota – E’ stata individuata la soluzione nell’allungamento del percorso della linea del tram sollevando problemi di redditività di impresa e di tempi di percorrenza; ovviamente senza risolvere il problema ‘dell’isolamento’. Siamo dell’avviso che la nuova linea (inizio corsa Aeroporto – fine corsa Polo e viceversa) ha come obiettivo primario l’interconnessione dei flussi di traffico fra Castello, viale Guidoni, Prato ed Empoli), fine Autostrade, Aeroporto, Polo. E da ciò che bisogna partire per individuare soluzioni ammesso che ce ne siano”.
Per il Psi di Sesto c’è da considerare anche la situazione del lavoro. “Sono sotto gli occhi di tutti i problemi più gravi che avrebbero potuto dare una valenza alle proteste: le chiusure delle aziende, la perdita di posti di lavoro – prosegue la nota – E qui aumentano le responsabilità di noi tutti. Ci riferiamo alla mancata presentazione dei progetti per fare arrivare i soldi del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, ovvero investimenti per il nostro territorio. E’ da rilevare che in questa operazione intervengono tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Questa volta non dobbiamo chiedere il ‘silenzio’ per ascoltare ‘la Voce della Luna’. Il silenzio è assordante e indica anche i livelli di responsabilità. In tempi non sospetti nel tempo sospeso della pandemia- abbiamo rivolto a tutti i rappresentanti dei partiti, delle associazioni, convocati dal sindaco, intorno ad un tavolo, per annotare le cose utili da fare nel tentativo di stilare il programma per la nostra città: ‘Per coloro che vogliono andare – oltre-, per superare la superficialità, suggeriamo di predisporsi, mentalmente, alla conoscenza degli eventi e alla consapevolezza del ruolo che si è chiamati a svolgere. E ciò – ancora prima di iniziare l’opera’. Diversamente è da mettere in conto il fallimento”.