CAMPI BISENZIO – A differenza della percezione che si è diffusa negli ultimi tempi, alimentata dai recenti accordi e tavoli che si sono ottenuti, la vertenza Mondo Convenienza sembra essere ben lontana dall’essere in via di risoluzione. A oggi non c’è alcun segnale concreto in questo senso, al contrario l’atteggiamento dell’azienda, che nei giorni scorsi, si legge in una nota dei Si Cobas, “ha provato a svuotare il magazzino di Campi Bisenzio forzando il presidio, così come gli scioperi e i picchetti ai cancelli del magazzino di Pisa dove sono stati spostati volumi e lavoratori, dimostra che la lotta è ancora al suo apice. Gli ulteriori tentativi di forzatura e di sgombero del presidio, l’arrivo di avvisi di garanzia a pioggia contro chi ha partecipato al sit-in mostrano come oggi più che mai il tema della tenuta della vertenza e della mobilitazione, nonché della sua estensione, risultino all’ordine del giorno”.
“Questa volta non può finire come le altre. Il copione è sempre stato lo stesso: scioperi, ti licenzio e poi di propongo il reintegro alle stesse condizioni precedenti. Magari con la promessa di trattative che, una volta smobilitata la lotta, finiscono in un nulla di fatto”, spiega Luca Toscano, coordinatore Si Cobas Prato e Firenze, “E’ successo nel 2014 a Campi. E’ successo di nuovo nel 2017 a Bologna. Questa volta lo sciopero finirà solo al momento del riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Il “sistema Mondo Convenienza” non può andare avanti altri dieci anni calpestando diritti e contratti”.
Degli impegni presi da Mondo Convenienza a livello nazionale “non si è concretizzato ancora nulla, mentre cresce la criminalizzazione dei lavoratori in lotta, per questo si chiede a gran voce la riconvocazione urgente del tavolo regionale, considerato che l’ultimo tavolo di confronto è stato disertato sia da dalla Rl2 che da Mondo Convenienza. L’azienda millanta aperture ma che in realtà non si sono mai concretizzate in nessuna trattativa, mentre rimane al centro della vertenza la richiesta, sostenuta ormai anche da Regione, Comune di Campi, Si Cobas e Cgil in cui chiaramente si richiede la reintegra, l’applicazione regolare della trasferta (giornaliera), l’applicazione del marca tempo e l’eliminazione del Regolamento aziendale e quindi l’applicazione del Ccnl”.
Secondo Shoaib Saleem, Rsa Rl2-Mondo Convenienza, “non siamo usciti per rientrare alle stesse condizioni. Certo che vogliamo tornare a lavoro, ma ci vogliamo tornare da lavoratori e non da schiavi. Gli annunci e le promesse non bastano, l’azienda deve venire al tavolo in Regione e dare risposte concrete alle nostre richieste. L’assemblea dei lavoratori ha una posizione chiara: senza diritti non si torna indietro. Abbiamo richiesto alla Regione di convocare di nuovo il tavolo. C’è una proposta di mediazione che è sul tavolo da più di un mese. L’azienda prima l’ha rifiutata e poi ha deciso di disertare il tavolo. Facciamo i conti con un azienda che ad oggi rifiuta l’inserimento di un marcatempo, l’applicazione del contratto nazionale ed il rispetto delle leggi su sicurezza e indennità di trasferta. Se qualcosa è cambiato lo verificheremo ai tavoli, non dai comunicati stampa. In caso contrario il presidio e lo sciopero continueranno ad oltranza.” chiarisce ulteriormente Luca Toscano, “l’azienda vuole svuotare il magazzino di Campi Bisenzio. Sarebbe una delocalizzazione per non riconoscere diritti e portare avanti il sistema di sfruttamento. E’ un ricatto ai lavoratori, ma anche al territorio e alle istituzioni che stanno sostenendo le loro sacrosante richieste”.
Per continuare a supportare ed estendere la mobilitazione sono ormai molte le iniziative organizzate a livello territoriale. Fra le più rilevanti si ricorda la campagna MondoConvergenza, In sostegno della quale il 10 agosto presso il presidio ex Gkn verrà organizzata la serata di “Aspettando la Martinella”, promossa dal Collettivo di fabbrica Gkn congiuntamente all’assemblea dei lavoratori Mondo Convenienza in lotta e Si Cobas Prato e Firenze.