In solitaria e con la mountain bike a scalare le Alpi. Il viaggio di Dimitri Pierattini

LASTRA A SIGNA – Dimitri Pierattini, 56 anni e nella vita di tutti i giorni autista di mezzi pubblici, in estate si trasforma e come un supereroe diventa scalatore in mountain bike delle Alpi. Nel luglio scorso ha percorso 850 chilometri per completare l’ultimo tratto di un itinerario sulle alte vette iniziato, dopo la scalta […]

LASTRA A SIGNA – Dimitri Pierattini, 56 anni e nella vita di tutti i giorni autista di mezzi pubblici, in estate si trasforma e come un supereroe diventa scalatore in mountain bike delle Alpi. Nel luglio scorso ha percorso 850 chilometri per completare l’ultimo tratto di un itinerario sulle alte vette iniziato, dopo la scalta degli Appenni, con la traversata delle Alpi: Trieste-Bolzano e Bolzano-Aosta. L’ultima tappa è stata Aosta e Imperia. Il 6 luglio Pierattini arriva ad Aosta con il treno e si porta dietro. la mountain bike dotata di borse leggere, casco, drone, zaino e un  inseparabile portafortuna. Arrivato nel capoluogo della Valle d’Aosta, Dimitri Pierattini si prepara per l’ultima tappa del suo percorso sulle vette italiane: 12 giorni tra ghiacciai, zone innevate, sentieri seminascosti e imprevedibili incontri di camosci e marmotte e occhi al cielo per seguire il volo delle aquile. “L’ispirazione iniziale è avvenuta percorrendo nel 2016 la Francigena da San Miniato a Roma, – racconta Pierattini – mi si è aperto un mondo. Il piacere della bicicletta, di fotografare la natura mi sono rimaste addosso. Così da allora ogni anno ho fatto un passo in più grazie anche alla disponibilità della mia famiglia, e ho iniziato ad allenarmi per attraversare le Alpi. La scalata mi permette di unire lo sport al viaggio. Certo, per arrivare a raggiungere risultati adeguati bisogna allenarsi e non solo fisicamente, ma anche mentalmente”. 

Pierattini prepara l’itinerario con meticolosità e in alcuni casi si fa “aiutare” nella scelta dei paercorsi, da quelli che definisce “gli amici social”. Per le soste sceglie rifugi e strutture in grado di fornirgli un ricovero necessario dopo chilometri in bicicletta macinando dislivelli. In questo viaggio in solitaria emerge la magia della natura. La bellezza della natura e la sfida quotidiana a superare ogni ostacolo sono la spinta di ogni giorno per raggiungere la cima delle montagne. A volta accadono anche eventi ai quali bisogna trovare subito una soluzione. “Durante il viaggio il sentiero che dovevo percorrere era scomparso, perduto nella vegetazione alta un metro e mezzo – racconta Pierattini – nessuno a cui chiedere informazioni perchè la zona era poco battuta e quindi mi sono trovato in difficoltà: per un’ora e mezzo ho cercato il sentiero e alla fine sono riuscito ad individuarlo grazie a qualche traccia vista sul terreno. Poi è iniziata la rampicata a volte con la bici altre a piedi trascinandomi dietro la mountain bike. Salite, discese, rischi, situazioni impervie e bellezze incredibili: il viaggio è la metafora della vita”. Intanto le imprese di Dimitri Pierattini possono essere seguita anche sul canale YouTube @DimiTrails e sulla pagina Facebook Dimitradventures.