Nei Renai l’esercitazione della Protezione civile regionale. L’assessore Monni: “I volontari? Un patrimonio prezioso”

SIGNA – “Quello di oggi è un momento molto importante che servirà al sistema per essere ancora più capace”. Lo ha detto l’assessore alla Protezione civile della Regione Toscana, Monia Monni, presente stamani con il sindaco di Signa Giampiero Fossi e il vice-sindaco Marinella Fossi al parco dei Renai dove si è svolta l’esercitazione per […]

SIGNA – “Quello di oggi è un momento molto importante che servirà al sistema per essere ancora più capace”. Lo ha detto l’assessore alla Protezione civile della Regione Toscana, Monia Monni, presente stamani con il sindaco di Signa Giampiero Fossi e il vice-sindaco Marinella Fossi al parco dei Renai dove si è svolta l’esercitazione per far fronte alle piene. L’esercitazione, coordinata dalla Protezione civile regionale e organizzata in sinergia con i geni civili e le associazioni di volontariato, si è svolta dalle 8 alle 16 con vari turni di formazione su 20 “isole” attrezzate sul Bisenzio e l’Arno. Sono stati coinvolti circa 300 volontari e 40 formatori tra personale del Genio civile e della Protezione civile.

“Questo è un luogo particolarmente significativo, – ha spiegato Monia Monni – perché, oltre a essere un bellissimo parco e uno scrigno di biodiversità, è una cassa di espansione che tiene maggiormente al sicuro un territorio particolarmente fragile dal punto di vista idrogeologico come la Piana fiorentina. Ci esercitiamo per imparare a essere più efficaci, più efficienti e più rapidi nella gestione del servizio di piena, per quegli interventi tipicamente nelle competenze del Genio civile, che vanno ad agire nel momento in cui il fiume supera la soglia di sicurezza, in modo da gestire quella situazione o mitigarla; dal posizionamento dei sacchi di sabbia, alla “telaiatura” dei fiumi, all’uso del gommone”, ha aggiunto Monni, sottolineando il ruolo prezioso dei volontari di Protezione civile, “un patrimonio enorme per il sistema e per la nostra Regione. Quando non agiscono in scenari di emergenza si formano per farlo poi al meglio, quando poi purtroppo l’emergenza si verifica”

Si è trattato, infatti, di un’esercitazione complessa che ha riguardato il monitoraggio e la protezione delle arginature, manovre di opere idrauliche, la produzione di sacchi di sabbia e il loro posizionamento, il monitoraggio strumentale della Rete del Centro Funzionale Regionale e anche l’utilizzo dei gommoni. Ma anche un’esercitazione per imparare ad eseguire il posizionamento di teloni di plastica che bloccano le infiltrazioni di acqua dagli argini.