Videosorveglianza, “Carmignano protetta 2025”. Il Comune partecipa al bando ministeriale per installare altre sei telecamere  

CARMIGNANO – Sei nuove postazioni che arricchiscono un già diffuso sistema di “occhi digitali” impiantato dal Comune nelle zone più sensibili di Carmignano: due telecamere in via Guido Rossa, nella zona industriale di Comeana, interessata al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti tessili; tre al Centro didattico del museo archeologico di Artimino, che sarà inaugurato a settembre; […]

CARMIGNANO – Sei nuove postazioni che arricchiscono un già diffuso sistema di “occhi digitali” impiantato dal Comune nelle zone più sensibili di Carmignano: due telecamere in via Guido Rossa, nella zona industriale di Comeana, interessata al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti tessili; tre al Centro didattico del museo archeologico di Artimino, che sarà inaugurato a settembre; una in località Spazzavento. E’ il progetto di estensione della rete di videosorveglianza pubblica denominato “Carmignano protetta 2025”, per il quale il sindaco Edoardo Prestanti ha firmato, sul finire di giugno, la domanda per partecipare all’apposito bando del Ministero dell’interno e ai relativi finanziamenti.

“La sicurezza – dice Prestanti – è competenza dello Stato e dei suoi organi centrali, E’ bene ribadirlo e tenerlo sempre presente. La tranquillità del nostro territorio è un bene però che sta a cuore a questa amministrazione, che per questo ha investito, ed investe, per contribuire ad assicurare una sempre maggiore qualità della vita ai suoi cittadini”. Le due telecamere, poste in via Guido Rossa, predisposte per la lettura delle targhe dei veicoli, consentiranno il controllo dell’intera strada e l’accesso, in entrata ed uscita, all’area produttiva di Comeana; le tre telecamere del futuro centro didattico di Artimino saranno posizionate per avere la visione completa dell’annesso parcheggio; la telecamera a tre ottiche di Spazzavento “vigilerà” sull’incrocio tra via Spazzavento e via Fontemorana. Il progetto, presentato al Ministero, prevede una spesa di oltre 67.000 euro, con una richiesta di finanziamento di 44.207,62 euro; a carico del bilancio comunale resteranno 23.000 euro, per una quota di compartecipazione del 34,22%. “Il Comune – aggiunge – opera per garantire il massimo grado di serenità, sia quando si tratta di tutelare il territorio e di preservarlo dal rischio idraulico, sia quando si tratta, per la parte che come Ente locale possiamo fare in una materia che non ci è riservata, ad accrescere la sicurezza pubblica”.

Le sei nuove postazioni porteranno a 43 telecamere, composte da 54 “occhi digitali”, il sistema di videosorveglianza elettronica “costruito” dal Comune in strade, piazze e frazioni. Tutte le telecamere, anche le future, sono collegate alla centrale operativa che opera presso il comando della Polizia municipale e con le centrali operative delle forze dell’ordine, “che ad esse – conclude il sindaco – fanno continuamente ricorso, con richieste continue e numerose, praticamente quotidiane”. Il sistema, incrementato con il progetto “Carmignano protetta 2025”, è capillare, distribuito nel territorio, «con una particolare attenzione – aggiunge ancora il primo cittadino – rivolta alle zone industriali del fondovalle, soprattutto per il rilevamento degli smaltimenti illegali dei rifiuti, e agli abitati disseminati che compongono il nostro Comune».
Tra l’altro, proprio grazie alle telecamere “comunali”, si venne a capo di due gravi fatti di sangue: l’omicidio avvenuto a Seano nel febbraio dello scorso anno, e quello accaduto a Comeana qualche anno prima. E le telecamere sono state fondamentali per individuare autori di scarichi abusivi e di vandalismi a infrastrutture pubbliche.