Accelerazione della conversione ecologica con il piano industriale 2025-2029 della Multiutility Toscana: 2,5 miliardi di investimenti 

FIRENZE – La Multiutility approva un Piano industriale da 2,5 miliardi di euro in 5 anni, “destinato – si legge in una nota – a guidare la transizione ecologica dell’Italia centrale”. Al centro del piano, che ha ricevuto l’ok dei consigli di amministrazione di Alia e di Estra, “c’è la crescita integrata dei settori ambiente, […]

FIRENZE – La Multiutility approva un Piano industriale da 2,5 miliardi di euro in 5 anni, “destinato – si legge in una nota – a guidare la transizione ecologica dell’Italia centrale”. Al centro del piano, che ha ricevuto l’ok dei consigli di amministrazione di Alia e di Estra, “c’è la crescita integrata dei settori ambiente, energia e acqua, con un modello industriale e finanziario orientato alla sostenibilità e alla generazione di valore economico, sociale e ambientale. Il piano segna un cambio di paradigma: per la prima volta in Toscana, cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni avranno un unico interlocutore per tutti i servizi pubblici locali. L’integrazione tra ambiente, energia e idrico consente una semplificazione radicale, con un unico referente commerciale, canali di contatto unificati e una gestione più efficiente e digitale dei servizi”.

Fra i principali obiettivi “oltre il +300% di materie rigenerate immesse sul mercato, 785.000 MWh di energia verde prodotta, -30% di emissioni di Co2 dai mezzi aziendali grazie alla digitalizzazione. Il piano prevede investimenti bilanciati: 1,1 miliardi per lo sviluppo di fonti rinnovabili, smart cities e distribuzione energetica; 900 milioni per il rafforzamento delle reti idriche, la resilienza climatica e la depurazione avanzata; 500 milioni per modernizzare il ciclo dei rifiuti, aumentare l’autosufficienza impiantistica e spingere sulla raccolta differenziata”.

Tra gli elementi distintivi, inoltre, “investimenti per l’occupazione e la coesione sociale, con valorizzazione del personale interno internalizzazione di competenze strategiche e maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro; cittadini protagonisti della transizione ecologica, grazie a un sistema di loyalty che premia i comportamenti virtuosi nella raccolta differenziata e nella riduzione dell’impronta ambientale; digitalizzazione diffusa, con oltre 240.000 nuovi contatori smart, servizi on demand e illuminazione pubblica intelligente nelle smart cities; investimenti per l’occupazione e la coesione sociale, con valorizzazione del personale interno, internalizzazione di competenze strategiche e maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro. Entro il 2029 il valore della Multiutility (Equity Value) potrà crescere da 1,2 a 1,8 miliardi di euro,
con un Ebitda pro forma previsto in aumento da circa 400 a 648 milioni e un ROI in crescita fino al 10%. Il profilo finanziario resta prudente e sostenibile, con un rapporto Pfn/Ebitda sotto la media nazionale”.

“Il Piano 2025–2029 – dice Alberto Irace, Ad di Alia Multiutility – rappresenta una svolta industriale ambiziosa, nata per rispondere agli obiettivi dei Comuni soci e guidare la transizione ecologica. Vogliamo essere una piattaforma integrata di energia, acqua e ambiente, generando valore, efficienza e impatti positivi sui territori. È la prova che una Multiutility pubblica può essere leva strategica per lo sviluppo sostenibile e competitivo della Toscana”. “Costruiamo un’infrastruttura pubblica moderna, – ha aggiunto Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility – al servizio di persone, imprese e territori. Il piano mette al centro sostenibilità, qualità del lavoro e innovazione tecnologica. Siamo un’azienda pubblica che guarda avanti, ma con radici ben salde, generando fiducia e sicurezza”. E’ poi la volta di Francesco Macrì, presidente esecutivo di Estra: “Questo piano è una tappa chiave per la nuova Multiutility Toscana: non solo aggregazione, ma un progetto capace di guidare la transizione ecologica con investimenti, impatto e stabilità. Il nostro compito è fare in modo che cittadini e imprese vivano il cambiamento come un’opportunità”. Infine Nicola Ciolini, Ad di Estra: “Vogliamo trasformare l’energia in un’infrastruttura sociale. Investiamo in fotovoltaico, reti resilienti e intelligenza artificiale per un futuro più sicuro e sostenibile. La nostra è una visione concreta: innovazione, decarbonizzazione e vicinanza ai territori”.