Bonelli e Fratoianni (Avs): “Chi oggi accusa i manifestanti abbia un minimo di decenza”

CAMPI BISENZIO – “Oggi una grande mobilitazione ha attraversato l’Italia: contro il genocidio del popolo palestinese, contro la deportazione, la pulizia etnica e i crimini di guerra e contro l’umanità del Governo Nethanyau. Piazze enormi per ricordare al nostro Governo che l’inazione e l’ipocrisia  equivalgono a complicità di fronte al buco nero dell’umanità di Gaza. […]

CAMPI BISENZIO – “Oggi una grande mobilitazione ha attraversato l’Italia: contro il genocidio del popolo palestinese, contro la deportazione, la pulizia etnica e i crimini di guerra e contro l’umanità del Governo Nethanyau. Piazze enormi per ricordare al nostro Governo che l’inazione e l’ipocrisia  equivalgono a complicità di fronte al buco nero dell’umanità di Gaza. Noi stiamo con chi oggi ha scioperato per ricordare che siamo umani e che vogliamo giustizia contro chi uccide donne, bambini e civili inermi”: lo affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs.

“Noi stiamo con chi si indigna e non si rassegna – proseguono i due esponenti di Avs – e a chi, come il ministro Tajani e la presidente del consiglio  accusano di violenza chi oggi si è mobilitato nel Paese ripetendo la storiella di un governo in prima linea per la pace, vogliamo ricordare che un po’ di decenza e dignità consiglierebbero di tacere fino a quando anche il nostro Paese non riconoscerà lo Stato di Palestina, non revocherà l’accordo militare con Israele, chiederà sanzioni contro il governo criminale di Nethanyahu e la sospensione del trattato di associazione UE Israele. A oggi nessun atto concreto è stato messo in atto se non quello, vergognoso, di confermare il protocollo di cooperazione militare con Israele. Noi continueremo in Parlamento e nel Paese a batterci al fianco della maggioranza dei cittadini italiani. Dalla parte giusta della storia”.

“Oggi – scrive sulla propria pagina Facebook Campi a sinistra – oltre 20.000 persone, partecipando alla giornata di sciopero per la Palestina, hanno bloccato il casello autostradale di Calenzano, con un unico obiettivo: impedire alla Leonardo di inviare e ricevere armamenti destinati a Israele. Leonardo, azienda a partecipazione statale, mantiene rapporti stretti con l’industria bellica israeliana e all’interno del nostro territorio ospita uno stabilimento strategico. Inoltre a Firenze in questi giorni sono seguite molte manifestazioni, spesso studentesche in supporto della popolazione di Gaza. Questa mobilitazione rappresenta una presa di posizione chiara contro il genocidio in corso ai danni del popolo palestinese”.

(Fotografia ripresa dalla pagina Facebook di Campi a sinistra)

“Oggi – dice Antonella Bundu, candidata alla presidenza della Regione per Toscana Rossa – abbiamo partecipato ai cortei indetti in tutta la Toscana in occasione dello sciopero generale di Usb e dalle altre organizzazioni sindacali di base, per essere anche fisicamente al fianco di chi sta rinunciando al proprio salario per dare un segnale al resto del sistema politico, di fronte al massacro portato avanti da Israele. A Carrara, Livorno (con il blocco del porto fino a mercoledì), Pisa e Calenzano migliaia di persone hanno risposto in modo importante, collegando il tema della Palestina alla militarizzazione del territorio, con insediamenti Nato e interventi che hanno l’obiettivo di rendere la Toscana complice delle politiche di guerra. La nostra radicale alternativa a chi si mostra ambiguo, o peggio sostenitore, delle politiche israeliane, c’entra con la prossime elezioni, perché la politica deve sempre scegliere da quale parte stare. E noi vogliamo stare dalla parte giusta della storia”.