Giramondo. “Benvenuti alla Red Bluff High School in California, una settimana tra incontri e curiosità”

CALENZANO –  Secondo racconto della “prof Giramondo” Mery Coscarelli con i suoi studenti del Calamandrei di Sesto Fiorentino alla Red Bluff in California. Nella prima settimana di viaggio il racconto degli incontri e delle attività. Buona lettura “Benvenuti alla Red Bluff High Schol di Mery Coscarelli Da oggi, martedì 23 settembre, iniziano i ricordi per […]

CALENZANO –  Secondo racconto della “prof Giramondo” Mery Coscarelli con i suoi studenti del Calamandrei di Sesto Fiorentino alla Red Bluff in California. Nella prima settimana di viaggio il racconto degli incontri e delle attività. Buona lettura

“Benvenuti alla Red Bluff High Schol di Mery Coscarelli

Da oggi, martedì 23 settembre, iniziano i ricordi per i nostri ragazzi. Di una cosa sono sicura che ogni attimo che vivranno sarà un piccolo tassello del meraviglioso mosaico che sarà la loro vita. I’m sure of it.

Il primo giorno è iniziato alla grande: dopo aver ricevuto il “Benvenuto” con una borsa (che reca sopra l’orso, simbolo di questo stato), piena di leccornie e di piccolo ricordi, inizia la visita all’immensa Red Bluff High School. Le nostre preparatissime guide sono state delle studentesse dei primi anni. Poi, con altre dell’ultimo anno, anche loro veramente speciali, siamo andati alla scoperta della cittadina di Red Bluff.

Con i suoi quasi 15.000 abitanti è una ridente località del Nord della California, a circa 3 ore da San Francisco. Le case sono basse, quasi tutte unifamiliari e con giardino. Una delle cose belle che vediamo, viaggiando in questo periodo, è l’inizio degli addobbi per la festa che più amano, soprattutto i bambini, quella di Halloween. Fra un mese “Scherzetto o dolcetto” sarà il motto dei più piccoli. “Trick or treat”: per dirlo come loro.

La passeggiata continua fino alla Fire House Museum, il Museo dei pompieri. Ci accolgono come se fossimo amici di sempre. Uno di loro, molto simpatico, ci spiega tutto e coinvolge i nostri ragazzi a farsi foto con i vari mezzi che si trovano in questo museo. 
(Un piccolo messaggio per mio marito Roberto: “Ti sarebbe piaciuto visitare anche questa caserma dei pompieri, visto lo stretto e particolare rapporto che hai con quella di Firenze”).

La passeggiata riprende, nonostante il caldo oggi sia insopportabile, e andiamo verso il centro, verso Main Street. Nella zona centrale di questa tipica cittadina americana ci sono molte case vittoriane ed anche un bellissimo museo, che naturalmente visitiamo: il “Kelly-Griggs House Museum”, un’elegante dimora vittoriana risalente al 1880. Uscendo ci offrono dei biscotti fatti da loro. Sono tutti ben confezionati e veramente deliziosi. 

Ci fermiamo per pranzo. C’è chi mangia quello offerto dalle famiglie e chi invece, come me e Claudia, va a mangiare qualcosa in un tipico locale. Mi trattengo, ma mi rendo conto che mangerei con molto piacere l’hamburger pieno di ogni bene, che stanno mangiando, davanti a me, Mirco e Niccolò. Non so se invidiarli o odiarli!  Comunque: beati loro!!!

Ritorniamo a scuola dopo le 15:00. Come faremo ogni giorno, per il periodo che staremo alla RBHS, breve meeting e arrivederci a domani. Ora inizia la vera esperienza per i nostri ragazzi, ovvero: fare quello che fanno i loro partners americani e ritrovarsi da soli in famiglia con loro. Ma, dalle espressioni felici che hanno stampato in volto, credo che abbiano superato bene questo primo impatto. Ci salutano velocemente e corrono dai loro nuovi amici come se fosse la cosa più semplice e naturale. 

Sono emozionata per loro, lo ammetto. Li guardo allontanarsi e il mio unico pensiero è quello di augurargli di vivere intensamente questa esperienza. Dentro di me faccio a tutti un immenso in bocca al lupo.

Suerte, chicos.

Alle 8 di mercoledì eccoci di nuovo tutti insieme. Oggi sarà un gruppo di mamme ad accompagnarci a Turtle Bay. Un museo dedicato alla fauna di questa zona. 

Entrare così in contatto con dei pappagalli, ritrovarseli sulle mani o sulla testa, penso sia un’esperienza che pochi dei nostri ragazzi hanno provato prima. 

E dopo cosa si fa? Una cosa che le nostre ragazze non amano per niente. Ci portano in un mega centro commerciale. Qui pranziamo e poi? Shopping. They love this.  

E, lo confesso, anch’io e Claudia. 

Rientriamo a scuola. I visi sono sempre contenti. Piano piano arrivano i loro nuovi amici e allo stesso modo i nostri ragazzi “si dileguano” fra risate e appuntamenti vari.

H.8 di giovedì 25 settembre. 

Anche oggi ad aspettarci c’è un gruppo di mamme, con delle macchine molto spaziose (negli USA tutto è big) visitiamo, a due ore da Red Bluff, una fattoria, la Squaw Valley Riding Club, dove addestrano cavalli e dove fanno il tipico rodeo. Il tutto è gestito da una cooperativa di persone. Alcune di loro ce la fanno visitare spiegandoci tutte le attività che qui si svolgono. Qualche studentessa si arma di spazzola e inizia a fare innamorare il cavallo che ha scelto delle sue spazzolate. Il mio sguardo è attratto da Diletta. Penso che, se potesse, metterebbe il cavallo in valigia, direzione aeroporto di Firenze. Vero, Dile?

Verso le 11.30, ci offrono un tipico pranzo americano: hot dog con varie salse, fagioli, frutta e dolcini vari. 

Si riprende la strada, questa volta la direzione è le McCloud Falls. Le più belle cascate della zona. Facciamo una piacevole camminata fino a raggiungerle. L’acqua è gelata, ma qualcuno si gode il piacere di metterci i piedi. Speriamo che nessuno si ammali. Faccio tutti gli scongiuri possibili. 

Alle 15.30 gli studenti americani sono già davanti alla nostra aula, la L102. Buon pomeriggio e in un attimo scompaiono tutti.

Venerdì 26 è dedicato alle attività a scuola. Un gruppo di studenti dell’ultimo anno ha preparato una presentazione di scienze su alcuni luoghi della California. Poi tutti fuori per le attività più diverse, più strane e più simpatiche. È bello vederli socializzare. Sono proprio diventata una sentimentale, perché mi emoziono sempre. Sono così felice per loro. Li osservo da lontano, per non farmi scoprire, e sono orgogliosa di vedere anche più timidi godersi questa esperienza. I vostri genitori sarebbero felicissimi di vedervi ora. Ma non vi preoccupate: carissimi genitori, vi racconto tutto io! Bene. Siamo arrivati alla fine della prima settimana. Ora inizia il bello. Un 

fine settimana senza di noi, soli con i vostri partners. Wow. Ci piacerebbe vedervi. Ma state tranquilli: non lo faremo. Penseremo a riposarci e a goderci anche noi i nostri “partners americani”, ovvero: due professori davvero speciali. Chris and Lisa. Con Claudia vi auguriamo uno dei più bei weekend della vostra vita. E fate i bravi, se potete”.