Mense scolastiche. I genitori di alcune scuole scrivono all’assessore all’istruzione: “Ristabilire clima di fiducia e sicurezza”

SESTO FIORENTINO – I genitori di alcune scuole di Sesto Fiorentino hanno nuovamente inviato una lettera all’amministrazione comunale per chiedere una maggiore e più stringente attenzione per quanto riguarda la mensa scolastica dopo i fatti avvenuti lo scorso anno con i “casi” di salmonella e più recentemente le farfalline trovate all’interno di alcuni pasti contenenti […]

SESTO FIORENTINO – I genitori di alcune scuole di Sesto Fiorentino hanno nuovamente inviato una lettera all’amministrazione comunale per chiedere una maggiore e più stringente attenzione per quanto riguarda la mensa scolastica dopo i fatti avvenuti lo scorso anno con i “casi” di salmonella e più recentemente le farfalline trovate all’interno di alcuni pasti contenenti riso serviti in una scuola. Dopo un carteggio e una serie di richieste tra i genitori di alcune scuole di Sesto e l’assessore all’istruzione Sara Martini, lunedì si è tenuta la commissione comunale di controllo e garanzia per fare il punto sulla situazione Qualità e servizi, gestore delle mense scolastiche. I genitori hanno inviato una nuova lettera al Comune di Sesto Fiorentino in cui chiedono maggiori garanzie per ii propri figli.  “Ribadiamo che il nostro obiettivo è ristabilire il clima di fiducia e sicurezza che i bambini non hanno più al momento dei pasti a scuola e occorre pertanto un segnale forte, drastico, un cambio di rotta”. Scrivono nella nuova lettera 73 genitori delle scuole Vittorino da Feltre, De Amicis, Piaget e Villa San Lorenzo all’assessore all’istruzione.

E ribadiscono le richieste: “che venga individuato un fornitore differente per la somministrazione dei pasti nelle scuole attualmente servite da Qualità & Servizi; in alternativa, che gli amministratori di Qualità & Servizi, responsabili dei risultati dell’azienda, vengano rimossi dai loro incarichi per l’inadeguatezza manifesta di tali risultati”. Nel caso in cui non ci fosse alcuna risposta, scrivono i genitori dal 20 novembre i genitori firmatari della lettera “lettera metteranno in campo forme di resistenza e contestazione pacifiche e non violente che andranno da: il ritiro del proprio bambino all’ora dei pasti (sottraendolo così ad un momento educativo fondamentale di socialità e crescita); alla preparazione di un pasto casalingo, alternativo alla mensa, da consumare a scuola; fino al blocco dei pagamenti della retta della mensa. Crediamo che tali forme pacifiche di contestazione si rendano necessarie e non rimandabili, nonostante l’impatto notevole che avranno sull’organizzazione di ciascuna famiglia. Riteniamo però essenziale manifestare concretamente la sfiducia e l’insoddisfazione di noi genitori, che ancora una volta sono rimaste inascoltate”.