Rimborsi, l’urlo dei comitati: “Vogliamo più tempo”. E intanto il Governo proroga lo stato di emergenza

FIRENZE – L’appuntamento era in via Cavour, davanti alla Prefettura. A darlo i comitati campigiani degli alluvionati (Arca di Noè, Alluvionati campigiani 2023 Il Racchio, Santa Maria-La Villa e via Cetino-via Campanella) che ieri mattina, insieme ai rappresentanti dei comitati di Montemurlo, Galceti-Figline e Calenzano, prima hanno fatto sentire la loro voce. E poi sono stati […]

FIRENZE – L’appuntamento era in via Cavour, davanti alla Prefettura. A darlo i comitati campigiani degli alluvionati (Arca di Noè, Alluvionati campigiani 2023 Il Racchio, Santa Maria-La Villa e via Cetino-via Campanella) che ieri mattina, insieme ai rappresentanti dei comitati di Montemurlo, Galceti-Figline e Calenzano, prima hanno fatto sentire la loro voce. E poi sono stati ricevuti dal vicecapo di gabinetto del prefetto di Firenze, Eugenio Di Agosta. Insieme a loro anche il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, che, soprattutto in materia di rimborsi, ha ribadito quanto già detto nei giorni scorsi: “E’ un tema che meriterebbe una riflessione a parte e sul quale c’è ancora molto da fare. Con una certezza: quella di una semplificazione della procedura richiesta per la presentazione delle domande, non solo per i campigiani, ma anche per tutti coloro che, speriamo di no ovviamente, verranno dopo di noi, perché così è veramente complicato…”. 

L’occasione, quella di ieri, era per rivendicare i propri diritti, con tanto di documento indirizzato al capo del dipartimento della protezione civile e allo stesso prefetto. Ma anche per presentare il “Manifesto dei diritti degli alluvionati” (sotto il manifesto completo): undici pagine in cui i comitati ricostruiscono quello che sono stati gli ultimi due anni, sottoscritte anche dal comitato “Proteggiamo Conselice”, in provincia di Ravenna, e nel quale rivendicano anche quello che, a loro modo di vedere, deve essere fatto per una corretta gestione del territorio quando si parla di sicurezza idraulica. Il problema più urgente da risolvere, tuttavia, resta quello dei rimborsi e di una proroga dei termini per la presentazione delle domande relative all’ordinanza statale i cui termini scadono il 7 novembre. Proroga che a oggi non c’è. Da qui la presentazione del documento: “Non possiamo accettare che lo stato, invece di fare il possibile per alleviare le difficoltà di migliaia di abitanti, renda impossibile l’accesso ai ristori dignitosi. Per queste ragioni, come comitati delle province di Firenze, Prato e Pistoia e in rappresentanza delle migliaia di cittadini colpiti dall’alluvione, siamo a richiedere una proroga di almeno 90 giorni con possibilità di un’ulteriore proroga di 90 giorni”.

Intanto si preannunciano altri due giorni caldi, oggi e domani, martedì 4 e mercoledì 5 novembre, in tema di alluvione. Con le audizioni dei sindaci e dei rappresentanti dei comitati toscani in Commissione rischio idrogeologico alla Camera dei deputati, commissione presieduta da Pino Bicchielli (Forza Italia). Con il seguente calendario: martedì 4 novembre alle 12 audizione, in videoconferenza, di rappresentanti dei Comitati alluvionati Pian di Sotto Certaldo, Prato nord, Empoli e Campi Bisenzio; alle 13 audizione in videoconferenza, di Marco Monticelli, presidente della commissione consiliare speciale temporanea sull’alluvione di Campi Bisenzio. Domani, invece, sarà la volta, alle 14, in videoconferenza, di Guglielmo Bongiorno, sindaco del Comune di Cantagallo, Francesca Vivarelli, sindaco del Comune di Vaiano, Maria Lucarini, sindaco del Comune di Vernio, e di Emiliano Fossi, ex sindaco di Campi Bisenzio; alle 15, infine, ci sarà l’audizione dei rappresentanti dei comitati: Arca di Noè, Alluvione Campi 2023, Via Cetino-Via Campanella e Santa Maria-La Villa.

Il Consiglio dei ministri, intanto, con un nuovo decreto, ha approvato una proroga dello stato di emergenza che riguarda i territori colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre 2023. Il termine viene ora ulteriormente prorogato infatti al 31 dicembre 2025. La misura interessa le province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato, investite da fenomeni meteorologici straordinari a partire dal 2 novembre 2023, nonché le province di Massa-Carrara e Lucca, duramente colpite dalle avverse condizioni meteo registrate a partire dal 29 ottobre 2023.

Soddisfatto il presidente Eugenio Giani: “Come avevamo detto proprio in questi giorni la proroga era indispensabile; lo stato di emergenza è ciò che ci consente di attivare e seguire procedure complesse e molto burocratiche. Abbiamo avviato interventi importanti su argini, infrastrutture e centri abitati, ma serve tempo per completarli nell’interesse di cittadini, imprese e comunità locali. Interrompere lo stato di emergenza per avviare nuove e diverse procedure – come quelle previste dal piano di ricostruzione – non sarebbe stato agevole, né nell’interesse dei cittadini”.