SIGNA – “Quella di Signa non è una biblioteca per gli studenti”: a dirlo, in una nota, sono i consiglieri di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri, Monia Catalano e Gabriella Fontani. Che poi spiegano il perché della loro presa di posizione: “Sale chiuse, spazi angusti, prese di alimentazione elettrica inesistenti, non funzionanti o poste ad altezze tali da renderle inutilizzabili. Stanze impiegate come magazzino per scarti edili. Le criticità non sono recenti. Per anni la struttura è stata soggetta a infiltrazioni di acqua con sistematici episodi di allagamento dei locali. Poi sono iniziati i lavori per l’adeguamento energetico di una parte dell’immobile finanziati con fondi Pnrr. Dal mese di marzo 2024 sono stati chiusi al pubblico la sala lettura dell’emeroteca, gli spazi dell’ex Museo della paglia e il seminterrato del plesso. La conclusione dei lavori è stata più volte posticipata nel 2024. Nel 2025 la biblioteca ha di nuovo svolto le sue funzioni, ma la sala lettura e le stanze del seminterrato sono rimaste chiuso al pubblico. Nel mese di ottobre scorso è stato aperto il seminterrato.
“Ora, – aggiungono – i locali del seminterrato, gli unici attualmente utilizzabili dagli utenti per studio e lettura, sono del tutto inadeguati allo scopo: pochissime prese elettriche per l’utilizzo dei Pc di cui molte non funzionanti o poste ad altezze tali da non essere fruibili, spazi ristretti e inaccoglienti, stanze convertite in magazzino di scarti e materiali edili. In tutto questo, la sala di lettura dell’emeroteca, l’unica minimamente consona ad accogliere studenti, è a tutt’oggi chiusa. Si pongono quindi due questioni. La prima: accelerare l’apertura della sala di lettura. La seconda: intraprendere interventi per rendere la biblioteca a misura di studente”.
“Nel consiglio comunale del 30 ottobre scorso abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere le cause della perdurante chiusura di alcuni ambienti e per verificare se sono previsti finanziamenti per rendere il plesso funzionale agli scopi a cui è destinato. Non ricevendo rassicurazioni su un adeguamento della struttura. Le biblioteche ricoprono un ruolo fondamentale nelle città moderne. Sono cuori pulsanti in contesti a prevalenza di contenitori vuoti. Antidoto vivificante contro la sindrome da città dormitorio. D’altronde, la giunta di Signa porta la responsabilità di non aver voluto investire nello sviluppo di questo asse strategico. Da un lato continuando a insistere su un’ex fabbrica come la “Gimasa”. Dall’altro non finanziando seriamente la sua conversione in una biblioteca moderna. Con il rischio che molti giovani signesi siano costretti a frequentare le strutture e i servizi di altri Comuni”.
