Trovato morto in un baule nella propria casa a Sant’Angelo a Lecore: era deceduto da tempo

CAMPI BISENZIO – Gli agenti della Polizia locale di Campi Bisenzio guidati dal comandante Simone Orvai hanno rinvenuto nella giornata odierna il corpo senza vita di un uomo, L.P., classe 1993, all’interno di un baule, praticamente mummificato, in un’abitazione di Sant’Angelo a Lecore, in via Ippolito Nievo, dove viveva insieme all’anziana madre, a un altro […]

CAMPI BISENZIO – Gli agenti della Polizia locale di Campi Bisenzio guidati dal comandante Simone Orvai hanno rinvenuto nella giornata odierna il corpo senza vita di un uomo, L.P., classe 1993, all’interno di un baule, praticamente mummificato, in un’abitazione di Sant’Angelo a Lecore, in via Ippolito Nievo, dove viveva insieme all’anziana madre, a un altro fratello e alla sorella. E, secondo le prime informazioni raccolte, l’uomo sarebbe deceduto da diverso tempo, almeno due anni. Sul posto è intervenuto il pubblico ministero di turno della Procura di  Firenze, che ha disposto che il corpo venisse portato, a cura della Misericordia di Campi Bisenzio, a medicina legale all’ospedale di Careggi per ulteriori accertamenti. E che ascolterà i familiari: la madre, trovata in stato di denutrizione e portata in ospedale, e i due fratelli, entrambi di età compresa fra i 30 e i 40 anni. Dai primi accertamenti sul cadavere non sarebbero tuttavia emersi elementi riconducibili a una morte violenta. Gli stessi agenti della Polizia locale avevano fatto un primo intervento nella serata di ieri, 12 dicembre, in base a una segnalazione ricevuta, non è chiaro al momento se dai vicini o dal 118, per un intervento di soccorso proprio all’anziana donna. In quella prima ispezione non era però emerso nulla, poi stamani sono tornati sul posto e i due fratelli hanno dovuto cedere all’evidenza dei fatti e mostrare agli agenti il baule con il corpo rinchiuso nella stanza della caldaia. Da quanto emerge, e come confermato dall’assessore al sociale Lorenzo Ballerini, sul posto insieme all’assessore alla sicurezza Daniele Matteini. al presidente del consiglio comunale, Antonio Montelatici, e al consigliere comunale Riccardo Nucciotti (Nucciotti Sindaco) e membro della commissione sicurezza, la famiglia non risulta fra quelle seguite dagli assistenti sociali.

“Come sindaco, – scrive in un lungo post su Facebook Andrea Tagliaferri – sento il dovere di esprimere il cordoglio e la vicinanza dell’intera comunità davanti a un dolore che ci riguarda tutti. Quanto accaduto a Sant’Angelo a Lecore non può lasciarci indifferenti. È una vicenda che parla di una solitudine estrema, silenziosa, invisibile. Ci interpella come persone e come comunità. Viviamo in una società che ci spinge a correre, a chiuderci, a distogliere lo sguardo. Ma il valore più autentico di una comunità si misura proprio nella capacità di restare attenta, di tendere una mano, di costruire una rete che non lasci nessuno solo. Di fronte a questa ferita non servono giudizi né clamore. Serve, invece, una responsabilità collettiva: rafforzare i legami, sostenere chi è più fragile, accrescere la nostra capacità di ascolto e di presenza. Perché distanza, indifferenza e isolamento possono essere devastanti quanto la povertà materiale. Un ringraziamento sincero va alla Polizia locale di Campi Bisenzio che, insieme all’assessore Ballerini, è intervenuta con grande professionalità e umanità, facendosi carico di una situazione di estrema delicatezza”.