Mondiali sci di fondo Master: un sestese (quasi) sul tetto del mondo

SESTO FIORENTINO – C’è chi sostiene che per andare lontano bisogna sfidare le leggi della natura. E che questa deve essere la molla principale per cullare e coltivare un sogno. Certamente ha fatto tutto questo Paolo Mantini, 53 anni, sestese doc, che dalla Piana fiorentina (il che vuol dire, per chi ancora non l’avesse capito, […]

SESTO FIORENTINO – C’è chi sostiene che per andare lontano bisogna sfidare le leggi della natura. E che questa deve essere la molla principale per cullare e coltivare un sogno. Certamente ha fatto tutto questo Paolo Mantini, 53 anni, sestese doc, che dalla Piana fiorentina (il che vuol dire, per chi ancora non l’avesse capito, totale assenza di montagne degne di questo nome…) è arrivato a vestire la maglia azzurra grazie allo sci di fondo. Ovvero una delle discipline sportive più dure fra quelle che si praticano nel periodo invernale. Non la nazionale A – anche se è spesso a contatto con atleti del calibro di Vanzetta e Di Centa – ma la nazionale Master che comunque lo ha consacrato fra gli atleti più forti al mondo. Geometra di professione, tesserato per il Gruppo sportivo Gualdo, Monte Morello è la sua seconda casa mentre lo sport ha sempre rappresentato un’ottima “valvola di sfogo”. Arrivato a sfiorare la serie C con la maglia delle Ternana (chissà dove sarebbe potuto arrivare se quando era giovanissimo avesse optato per il calcio…), podismo e sci alpino sono diventati in poco tempo più di un “ripiego” per questo forte atleta sestese. Dopo aver partecipato alle Olimpiadi Master nel 2010 in Slovenia, per quella che in pratica è stata la sua ultima gara di livello, Mantini ha deciso che era arrivato il momento di “riprendersi” – giustamente aggiungiamo noi – la scena. E per farlo ha scelto un palcoscenico davvero di valore. Il portacolori del Gruppo sportivo Gualdo, infatti, dopo essersi sottoposto a una serie di allenamenti massacranti, anche in orari impossibili a Frassinoro, sull’Appenino Emiliano, proprio per conciliare lo sport con il lavoro, è appena tornato dai Mondiali che si sono svolti in Austria dove ha partecipato alla staffetta 5×4 e alle gare sulla distanza di 10, 30 e 50 chilometri. In realtà inizialmente, per quanto riguarda la staffetta, lui era la riserva: il quartetto prescelto era formato da Daniele Morassi (Predazzo), Gianni Penasa (Vermiglio), Daniele Vuerik (Predazzo) e Francesco Renetti (Guardia di finanza Altopiano di Asiago). Ma un infortunio ha messo ko Morassi poco prima del via per cui a Mantini è toccata proprio la prima frazione di una gara che sul traguardo ha portato il “treno azzurro” sul secondo gradino del podio con la conquista di una prestigiosa medaglia di argento. Poi sono arrivate anche le altre gare (sedicesimo nella 10 chilometri, diciottesimo nella 30 e quattordicesimo nella 50 ma sempre fra i primi degli italiani), che comunque hanno rappresentato un “corollario” allo strepitoso piazzamento nella staffetta. Adesso però c’è un nuovo traguardo da tagliare, le Olimpiadi invernali Master che nel 2015 saranno a Torino: “Sarebbe già importante esserci…”, queste le sue parole. Noi siamo sicuri che ce la farà.