A San Lorenzo i 100 anni di don Aroldo Carotti. “Vi ringrazio per tutto il tempo che sono stato con voi”

CAMPI BISENZIO – Una chiesa, quella di San Lorenzo, gremita di fedeli. Che si sono alzati tutti in piedi, sciogliendosi in un lungo applauso, quando don Aroldo Carotti ha voluto prendere la parola. Dallo stesso altare che qui lo ha visto parroco per 37 anni. A conclusione della Santa Messa concelebrata da don Ivo Marchi […]

CAMPI BISENZIO – Una chiesa, quella di San Lorenzo, gremita di fedeli. Che si sono alzati tutti in piedi, sciogliendosi in un lungo applauso, quando don Aroldo Carotti ha voluto prendere la parola. Dallo stesso altare che qui lo ha visto parroco per 37 anni. A conclusione della Santa Messa concelebrata da don Ivo Marchi insieme al vicario foraneo, don Marco Fagottti, e a don Patrick. Dopo che nei giorni scorsi, in occasione proprio della data del suo compleanno, aveva ricevuto la visita dell’arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli, accompagnato nell’occasione da don Giovanni Momigli. Oltre al sindaco Andrea Tagliaferri che ha voluto fargli personalmente gli auguri a nome di tutta l’amministrazione comunale. Il modo migliore per festeggiare, prima del pranzo all’interno dell’oratorio, il traguardo dei 100 anni. “Un traguardo – ha detto don Ivo – che ha il sapore del ringraziamento al Signore per il dono della vita”. Per poi aggiungere nella sua omelia: “Don Aroldo si è speso molto per la nostra parrocchia, animato sempre dal desiderio di vivere nella fede. Anche con il passare del tempo, con l’avanzare dell’età, quando la fatica, inevitabilmente, ogni giorno si fa sentire di più. E in un mondo che “galoppa” verso altro, oggi abbiamo bisogno di richiami che ci portano alla sete di Dio, proprio come nel caso di don Aroldo. Non c’è eredità più preziosa di questa”.

Parole, queste, a cui si sono alternati i canti e le preghiere dei fedeli, come quella di Paola: “Ha cambiato in meglio la vita di tanti di noi, anzi è stato un maestro di vita”. Applausi, sguardi che si incrociavano, sorrisi, anche il ritrovarsi dopo tanto tempo, tutti legati dal desiderio di rendere omaggio a don Aroldo. Un omaggio “sigillato” da don Fagotti: “A nome di tutti i sacerdoti del Vicariato le dico grazie per la sua testimonianza, un segno luminoso grazie alla sua fedeltà all’eucarestia”. E dalle parole di una nipote: “La tua è stata una vita vissuta in modo intenso in ogni attimo”. Prima del saluto finale proprio da parte del festeggiato, che a sua volta ha voluto donare un calide alla parrocchia: “Vi ringrazio per tutta questa pienezza di chiesa, spero sia così tutte le domeniche. E vi ringrazio per tutto il tempo che sono stato con voi. Seguite sempre il Vangelo, leggetelo. Soprattutto in un’epoca come quella attuale dove manca l’amore vero, quello di Gesù che si è donato per noi”. E in quel momento, ne siamo sicuri, tanti che da don Aroldo hanno ricevuto la prima comunione o che da lui sono stati sposati, hanno visto riavvolgere tutti insieme il nastro della loro vita. In pochi secondi. Ma densi di emozione.