Accusato di peculato. Ma tre anni dopo il Tribunale di Firenze assolve Riccardo Nucciotti

CAMPI BISENZIO – Assolto. Si è conclusa oggi pomeriggio presso il Tribunale di Firenze la vicenda giudiziaria che riguardava Riccardo Nucciotti. Una vicenda iniziata esattamente tre anni fa, nell’autunno del 2022, quando ricevette un avviso di garanzia al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze secondo cui avrebbe utilizzato, in più occasioni […]

CAMPI BISENZIO – Assolto. Si è conclusa oggi pomeriggio presso il Tribunale di Firenze la vicenda giudiziaria che riguardava Riccardo Nucciotti. Una vicenda iniziata esattamente tre anni fa, nell’autunno del 2022, quando ricevette un avviso di garanzia al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze secondo cui avrebbe utilizzato, in più occasioni e per ragioni personali, un’auto del Comune, pur avendo la disponibilità dei mezzi per esclusive finalità d’ufficio essendo Nucciotti, all’epoca dei fatti contestati, assessore nella giunta guidata da Emiliano Fossi. Fatti risalenti, secondo l’accusa, che era di peculato, all’anno precedente, sempre nello stesso periodo, ma che non hanno trovato riscontro, così come spiegato dall’avvocato Luigi Napoli, il legale di Nucciotti e che lo ha sempre convintamente difeso e supportato, “per la loro tenuità, come è stato ribadito anche oggi in udienza”. “Siamo molto soddisfatti – ha aggiunto – e adesso aspettiamo di conoscere le motivazioni della sentenza che dovrebbero essere disponibili fra una quindicina di giorni”.

Nucciotti, attualmente consigliere comunale nella lista Nucciotti Sindaco (che alle ultime amministrative aveva raggiunto circa il 14% dei consensi), sentito telefonicamente, non ha nascosto la propria emozione. Emozione già manifestata al momento della sentenza: “Non posso nascondere di avere sofferto tanto in questi tre anni, ma sono una persona per bene e questa ne è la riprova. E sono felice che Campi e i campigiani non mi abbiano mai fatto mancare il loro affetto. Probabilmente ho fatto tanti errori nella mia vita, ma non certo quello di “rubare” al mio Comune, dove posso continuare a camminare a testa alta”.