CALENZANO – Adottata dal consiglio comunale la variante semplificata al Piano Operativo Comunale (Poc) di salvaguardia delle aree non edificate nel territorio urbanizzato. Il documento è stato approvato dalla sola maggioranza visto che le opposizioni di destra e di sinistra sono al momento del voto sono uscite dall’aula. “Con questo atto diamo seguito – commenta il sindaco Giuseppe Carovani – a quanto abbiamo sostenuto durante tutti i nostri incontri con i cittadini e in coerenza al programma elettorale per cui siamo stati eletti. Riteniamo sia opportuno salvaguardare le aree inedificate presenti all’interno del territorio urbanizzato, evitando fenomeni di saturazione urbanistica e di saldatura dell’edificato, promuovendo e incentivando il recupero, la riqualificazione e la trasformazione dell’edificato esistente. Pur comprendendo e rispettando le posizioni diverse, la nostra amministrazione ritiene esaurita la fase di espansione della città in termini di consumo di suolo e che gli obiettivi di sviluppo vadano ridefiniti come rigenerazione, riconversione e riuso del costruito”.
Con l’adozione della variante in consiglio, che segue l’atto di indirizzo della giunta deliberato a luglio scorso, si vanno a modificare alcuni assetti urbanistici, in particolare di quelli relativi alle previsioni di trasformazione delle aree verdi all’interno del territorio urbanizzato, nello specifico in sei aree: via Monti (AT06), via Vittorio Emanuele (AT07), via dei Prati e via del Molino (AT08), via di Fibbiana (AT10), via Fanciullacci a Carraia (AT11), via Pagnelle e via Barberinese (AC08). La variante non apporta modifiche alla disciplina dei crediti edilizi del Piano Operativo. “Siamo disponibili al confronto – dichiara l’assessore all’urbanistica Marco Venturini – con imprese e aziende, il cui apporto riteniamo fondamentale per lo sviluppo del territorio, tenendo presente che le esigenze del mondo produttivo andranno contemperate con queste direttrici, garantendo una pluralità di interessi pubblici primari, quali i valori paesaggistici ed ambientali, le esigenze di tutela della salute, il corretto sviluppo urbanistico della città”.
Dopo la pubblicazione sul Burt dell’atto di adozione, prosegue l’iter di formazione della variante, nel quale enti pubblici, associazioni, altre Istituzioni interessate, privati cittadini potranno presentare osservazioni per un periodo di 30 giorni. In seguito sarà condotta l’istruttoria e saranno redatte le relative schede di controdeduzione da parte degli uffici da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale.