Aeroporto, i sindaci di Sesto e Campi scrivono al Ministro

SESTO FIORENTINO – I sindaci di Sesto Lorenzo Falchi e di Campi Emiliano Fossi scrivono al ministro dell’ambiente Galletti e al sindaco della Città metropolitana Dario Nardella sull’aeroporto. “È inaccettabile aver eliminato la rappresentanza dei Comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio dall’Osservatorio Ambientale per il nuovo aeroporto di Peretola, – scrivono i primi cittadini […]

SESTO FIORENTINO – I sindaci di Sesto Lorenzo Falchi e di Campi Emiliano Fossi scrivono al ministro dell’ambiente Galletti e al sindaco della Città metropolitana Dario Nardella sull’aeroporto. “È inaccettabile aver eliminato la rappresentanza dei Comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio dall’Osservatorio Ambientale per il nuovo aeroporto di Peretola, – scrivono i primi cittadini di Sesto e Campi – si tratta di una decisione grave contro la quale valuteremo la possibilità di intraprendere azioni formali a garanzia del rispetto dei cittadini e delle nostre comunità”.

“Abbiamo ricevuto due giorni fa la comunicazione da parte del Ministero con la quale vengono definiti i criteri di nomina dei componenti di questo organo, nelle more della formalizzazione della Via, – spiegano i sindaci – abbiamo appreso con disappunto che al tavolo ci sarà un rappresentate del Comune di Firenze e una sola persona, per di più nominata dalla Città Metropolitana, in rappresentanza di Sesto e Campi”.

“All’Osservatorio – proseguono – sono demandati compiti di sorveglianza, vigilanza e controllo che con questa composizione non potrebbero essere espletati in rappresentanza delle comunità locali e in coerenza con i principi che dovrebbero guidare la realizzazione di un’opera così impattante. Abbiamo chiesto al Ministero di rivedere questa decisione e ci siamo riservati, una volta pubblicato il decreto, di intraprendere azioni formali a tutela dei cittadini e delle istituzioni locali”.

“Le posizioni dei Comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio sul nuovo aeroporto di Peretola sono note e proprio in ragione dell’impatto negativo che riteniamo avrà sul nostro territorio sarebbe impensabile lasciare gli enti interessati. Ci aspettiamo concludono i sindaci – una risposta positiva da parte del Ministero, nell’interesse dei cittadini, della credibilità della politica, della necessaria partecipazione di fronte ad un’opera che modificherà profondamente la vita delle persone e il futuro di tutta l’area metropolitana”.