SESTO FIORENTINO – Le reazioni dei sindaci dei comuni della Piana il giorno dopo che il Tar ha accettato il ricorso da parte dei comitati contro l’allungamento della pista dell’aeroporto di Peretola, sono affidate per alcuni di loro ai social network. Il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli posta un intervento con una citazione di Charlie Chaplin “Non troverai mai arcobaleni se guardi in basso” e aggiunge “le battaglie che riteniamo giuste vanno combattute sempre tutte e a volte con fiducia in questa stupenda democrazia che ci hanno donato i nostri nonni (padri). Un bel giorno di speranza per una battaglia che non è ancora vinta del tutto. Un velo di tristezza mi solca il viso perché a fermare la devastazione della Piana contro gli interessi di pochi avrebbe dovuto essere la politica, quella buona, pulita e non farsi superare ancora una volta da un giudice che, senza pressioni economiche e di facile consenso, ha saputo guardare con obiettività il caso. Credo che ora molti farebbero bene a tenere la testa bassa e chiedere scusa per i danni che hanno fatto. A volte ravvedersi è segno di intelligenza e di umiltà”.
“La storia oggi racconta qualcosa di diverso da quella passata – scrive su Facebook il sindaco di Signa Alberto Cristianini – forse proprio talebani e contro lo sviluppo non eravamo, ma così ci hanno fatto passare. Oggi forse qualcuno si ricorderà quale è sempre stato l’interesse di tutti i Comuni la salute dei cittadini. Oggi dopo la sentenza del Tar nasce una nuova storia”.
Entra nello specifico il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi. “Mi pare che i problemi sollevati dal Tar sono anche quelli che come comune e comuni nel lavoro del tavolo abbiamo rivelato nei mesi scorsi – dice il primo cittadino – Quindi se il Tar si esprime così vuol dire che evidentemente c’erano cose che non andavano. Il nostro parere e le nostre osservazioni che fanno parte del procedimento di via sottolieneavano problemi inerenti l’aspetto urbanistico, della viabilità, dell’assetto idrogeologico e quello delle rotte e quindi dell’impatto sull’ambiente. Credo però che il tutto non termini qui e quindi il lavoro delle istituzioni di attenzione e vigilanza deve sempre andare avanti”.