FIRENZE – “E anche oggi abbiamo ascoltato l’ennesima “lezione” di Giani sull’aeroporto fiorentino. Peccato però che si sia dimenticato di ricordare che già nel 1989 parlava del necessario ampliamento di Peretola. Sono passati 33 anni e la situazione è sempre la stessa. In Commissione avrebbe dovuto raccontare cosa ha impedito alla sinistra toscana, che ha sempre governato il capoluogo e l’hinterland, di costruire un aeroporto degno di una città come Firenze”: non usa mezze parole Francesco Torselli, capo gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.
“Vorremo sapere – aggiunge – a quale dialogo con i Comuni si riferisce il governatore, visto che quello di Firenze non è altroché l’aeroportino voluto dai sindaci Falchi e Biffoni. E, addirittura, sembra che al primo cittadino di Sesto non convinca nemmeno la pista da 2200 metri. Addio ai tanto decantati voli diretti da Firenze all’Asia e verso il mondo arabo. Insomma, Giani si appresta a fare un altro regalo agli elettori di Falchi, dopo aver trasformato la tramvia del Polo Scientifico di Sesto nella tramvia della città di Sesto”.
“E’ chiaro – conclude – che il governatore ha smesso di fare gli interessi dei fiorentini. Il fatto che dei cittadini, da oltre 30 anni, convivono con il rombo degli aerei, non è altroché la conseguenza diretta delle politiche infrastrutturali della sinistra fiorentina. Una politica avventata e interessata solo al guadagno dell’oggi e non alla costruzione del domani”.