FIRENZE – Il lavoro operaio rappresenta ancora una spina dorsale dell’economia italiana. Solo che nessuno ne parla. Negli ultimi anni abbiamo assistito, in un quadro di generale svalutazione del lavoro, a una vera e propria “estromissione” della figura degli operai dai contesti narrativi, sia di cronaca che di fiction. C’è da chiedersi perché questo sia avvenuto e se si tratti di un fatto casuale. Ma certamente quello che va fatto nell’immediato è ridare voce e voci alla narrazione sul lavoro. Raccontare le storie di chi lavora nelle fabbriche, le loro aspettative, le loro lotte, le sconfitte, ma anche i successi. Da questa premessa nascono i 10 podcast (ideati e curati da Domenico Guarino) della serie “Lavorare la vita”, il progetto lanciato da Fiom Cgil nazionale e Fiom Cgil Toscana insieme a Controradio, con la collaborazione di Cgil Toscana, che ha proprio questa ambizione: riaccendere i riflettori sulla classe operaia contemporanea.
I primi cinque podcast, con le voci di lavoratori, sindacalisti, società civile, politici, scrittori, sono dedicati alla vicenda delle acciaierie di Piombino, dal titolo “Pane e fumi, Piombino e la storia della siderurgia italiana”. Un vero e proprio case-history sulla città-fabbrica per antonomasia. Dagli albori, al boom degli anni ’60, ’70, ’80, alla crisi dei ’90, alla deindustrializzazione fino alle speranze per il futuro. Nel dettaglio: prima puntata, “Dagli albori ad oggi: Piombino nella storia della siderurgia italiana”; seconda puntata, “La città che si fa fabbrica”; terza puntata, “Gli anni del boom”; quarta puntata, “La crisi e le lotte dei lavoratori”; quinta puntata, “Il presente che chiama il futuro, tra nuove prospettive e vecchi timori”.
Gli altri cinque podcast, attraverso il racconto di una vertenza, sono pensati per illuminare un aspetto specifico del lavoro in rapporto con la società, l’economia, la politica: “L’industria toscana nel 21esimo secolo, tra crisi e nuovi orizzonti”. Le vertenze toccate saranno la Breda di Pistoia (sesta puntata, “Una storia di amianto”, sul conflitto lavoro/salute), la Beko di Siena (settima puntata, “L’ultima riserva industriale in terra di Siena”, sul rapporto tra fabbrica e territorio), la Baker Hughes di Firenze e Massa (ottava puntata, “L’eccellenza paga”, una storia di successo), la Bekaert di Figline Valdarno (nona puntata, “La fabbrica che non volle chiudere”), la Gkn di Campi Bisenzio (“La Gkn e il sogno della fabbrica socialmente integrata”, una vertenza politica che dà corpo a tutte le contraddizioni della contemporaneità). A partire da lunedì 22 dicembre le prime 5 puntate del podcast saranno disponibili all’ascolto sulle piattaforme Spotify, Speaker e Amazon di Controradio. Gli stessi podcast saranno messi in onda tutti i lunedì, dal 22 dicembre, alle 9.35, su Controradio in Fm (province di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa, Lucca e Livorno), in Dab, il digitale terrestre in tutta la Toscana, in streaming sulla App Controradio e sul sito controradio.it. Saranno inoltre disponibili sul sito controradio.it nella pagina dedicata
“Con questo progetto – Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Toscana – vogliamo dare voce al lavoro reale, alle persone che ogni giorno tengono in piedi l’industria toscana e che troppo spesso restano invisibili nel dibattito pubblico: la Storia sono loro. Raccontare le vertenze simbolo della nostra regione attraverso un podcast significa scegliere un linguaggio accessibile e contemporaneo per spiegare cosa c’è dietro una fabbrica, una crisi industriale, una lotta sindacale: vite, competenze, territori, futuro. Nelle vertenze raccontate, affrontiamo storie diverse ma unite da un filo comune: la necessità di una politica industriale che metta al centro il lavoro, la dignità e la sostenibilità. Questo progetto è uno strumento in più per costruire consapevolezza, partecipazione e solidarietà attorno alle vertenze che segnano il presente e il futuro della Toscana”.
“Da operatore dell’informazione, – aggiunge Domenico Guarino – mi sono accorto che, quasi esistesse un disegno preordinato, le figure dei lavoratori, e quelle dei lavoratori operai in particolare modo, negli ultimi anni sono state completamente espunte dall’immaginario collettivo. Come se fossero effettivamente scomparse. Mentre, invece, i lavoratori dell’industria sono ancora tantissimi in Italia e garantiscono ancora al nostro Paese il rango di seconda nazione manifatturiera d’Europa, ottava potenza industriale nel mondo. Da quei l’idea di raccontare le loro storie, le loro aspettative, la loro dimensione ‘politica’ e ‘sociale’ nell’abito delle vertenze più significative (nel benone nel male) ella nostra regione. Il risultato sono questi 10 podcast che certamente non hanno la pretesa di esaudire il racconto del mondo operaio oggi, ma l’ambizione di suscitare un dibattito da troppo tempo sopito: che futuro vogliamo per il nostro Paese?”
“Controradio – ha concluso Marco Imponente, direttore generale Controradio – ha avviato da tempo la produzione di cicli di podcast che raccontano storie importanti del nostro territorio. Storie che vengono diffuse sulle piattaforme per essere ascoltate dai cittadini toscani, ma che al tempo stesso vengono in tal modo conservate nel tempo, diventando archivio di una memoria collettiva. E’ interessante ricordare il plus che Controradio mette a disposizione del progetto: alla pubblicazione sulle piattaforme podcast, viene associata la messa in onda radiofonica, che ha il pregio di garantire importanti ascolti supplementari. Il ciclo realizzato per Fiom Cgil, in particolare questa prima serie su Piombino, racconta la storia di una città e del lavoro legato alle vicissitudini delle sue acciaierie, un argomento che Controradio ha sempre seguito, a livello giornalistico, con interviste, dirette ed approfondimenti”.
