Alluvione, nel documento presentato alla Commissione parlamentare le richieste del Comune di Carmignano

CARMIGNANO – “Cosa c’è da fare per mettere in sicurezza Carmignano, in particolare Seano, e cosa ci attendiamo dallo Stato, lo abbiamo sintetizzato nel documento consegnato ai componenti della Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico”. A pochi giorni dall’appuntamento in Prefettura, il sindaco Edoardo Prestanti torna sull’incontro per illustrare “le azioni necessarie”, così le […]

CARMIGNANO – “Cosa c’è da fare per mettere in sicurezza Carmignano, in particolare Seano, e cosa ci attendiamo dallo Stato, lo abbiamo sintetizzato nel documento consegnato ai componenti della Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico”. A pochi giorni dall’appuntamento in Prefettura, il sindaco Edoardo Prestanti torna sull’incontro per illustrare “le azioni necessarie”, così le definisce, presentate alla Commissione, scaturite anche dall’esame delle cosiddette “criticità” riscontrate nell’alluvione del novembre 2023, quando la Tangenziale di Prato restò transitabile fino alla rotonda con la Statale (Sr 66), ma gli abitati di Seano e Poggio a Caiano restarono “isolati”, in gran parte a causa di sezioni stradali (comunali e regionale) insufficienti o al di sotto della quota idraulica.   

Anche da quella drammatica esperienza Carmignano ha tratto le “linee guida”, introdotte all’inizio del 2024 (l’iter è ancora in corso) nel Piano urbanistico comunale: a) gestione, durante eventi estremi, delle acque piovane con l’obiettivo di impedire (“conferimento zero”) il loro scaricamento nei corsi d’acqua; b) adeguamento e regimazione dei corsi d’acqua. “Azioni – sottolinea Prestanti – già intraprese, insieme al Consorzio di bonifica, e al Genio Civile, con l’avvio di interventi sui nostri rii e torrenti”. Il Comune chiede alla Regione Toscana di procedere all’approvazione del Piano di tutela della acque, e di inserire in esso: a) la possibilità di finanziare, “con il contributo consortile”, ulteriori opere idrauliche (“sistemi artificiali multifunzionali”), rispetto a quelle in essere, come la vasca d’espansione di Seano, il cui cantiere è stato aperto a settembre, per contenere le  precipitazioni e garantire la sicurezza  del territorio; b) la possibilità di aumentare i finanziamenti (“la misura massima del contributo consortile”) per la gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere idrauliche (vasche d’espansione e invasi), che si stanno realizzando o si realizzeranno.

“La giunta – spiega Prestanti – inserirà nel Piano strutturale e nel Piano operativo comunale, per i quali si sta procedendo all’adozione, gli interventi considerati strategici per ridurre il rischio idrogeologico, e definirà la perimetrazione delle aree di rigenerazione urbana, con tanto di indicazione del programma triennale di lavori per ottenere questo scopo”. A tal proposito Prestanti rammenta come sia iniziato da parte del Genio Civile lo studio sul torrente Furba, proprio con l’obiettivo di definire interventi strutturali, tra i quali un nuovo ponte, e come sia in corso il procedimento amministrativo per la vasca d’espansione sul rio Gualcino, con apertura e chiusura del cantiere nel 2027: un investimento di 1,6 milioni, che si aggiunge allo stesso ammontare di spesa per la costruenda vasca di Seano, di cui si sta già progettando il raddoppio.

In materia di rimborsi, invece, ci sarà ancora tempo, fino al prossimo 7 novembre, per richiedere ulteriori contributi per i danni subiti nell’alluvione del novembre 2023, come da ordinanza (1158/2025) emanata dal dipartimento nazionale della Protezione civile. Le domande, da consegnare in Comune, con la quantificazione dei danni subiti, possono essere presentate dai cittadini che hanno già inoltrato le richieste (modello B1) per i contributi di immediato sostegno tramite posta certificata (Pec), all’indirizzo comune.carmignano@postacert.toscana.it; a mano, all’Ufficio Protocollo del Comune (piazza Matteotti, 1); per posta raccomandata a/r (fa fede la data del timbro postale). Qualora le domande siano consegnata da terzi, deve essere allegata la delega di chi richiede il contributo, con la fotocopia del suo documento di identità.

Nel caso di inoltro con Pec è possibile firmare con firma digitale, in alternativa si può allegare una copia informatica (in Pdf o Jpg) di un documento di identità. Le domande trasmesse oltre il termine sono irricevibili. I documenti necessari: domanda di contributo (modello B.3, in pdf o formato editabile); dichiarazione sostitutiva di atto notorio (modello B.3.1, in pdf o formato editabile); delega del comproprietario, per immobili con più proprietari (modello B.3.2, in pdf o formato editabile); delega amministratore in caso di condominio, in assenza, di altro condomino, sempre in caso di parti comuni (modello B.3.3, in Pdf o formato editabile); perizia di un professionista abilitato per i danni ad abitazioni o a parti comuni di un edificio residenziale (B.3.4); rendicontazione delle spese (modello B.3.5); dichiarazione di rinuncia al contributo dei  proprietari, se la domanda è inoltrata dal titolare di diritto reale che ha sostenuto le spese (modello B.3.6). Tutti i modelli, formato Pdf o editabile, sono scaricabili dal portale della Regione Toscana, nella sezione dedicata.