CALENZANO – Futuro incerto per lo stabilimento Artoni di via del Pratignone e per i lavoratori che da ieri sono in sciopero a oltranza a causa della rottura della trattativa che avrebbe portato alla società a cedere un ramo di azienda alla Fercam. La Artoni è una delle storiche aziende di trasporti, due sono le sedi in Toscana: oltre a quella di Calenzano dove, tra dipendenti e indotto, lavorano 100 persone, c’è quella di Pontedera dove sono altrettanti i lavoratori coinvolti a vario titolo. In totale in Italia i lavoratori e l’indotto coinvolgono circa 2.500 persone.
“Fercam – spiega Monia Rialti della Filt Cgil – voleva fare un accordo per il licenziamento di 170 persone, senza alcuna garanzia per lavoratori e per gli appalti. Da qui la decisione di scioperare a oltranza. Abbiamo chiesto al Ministero di aprire un tavolo di crisi e stiamo aspettando la risposta”.
I sindacati spiegano che i magazzini della sede di Calenzano sono vuoti e che i fornitori non riscuotono da luglio scorso.