Boicottaggio farmaci israeliani: il sindaco Falchi “è una campagna che colpisce l’immagine”

SESTO FIORENTINO – Il boicottaggio dei farmaci delle aziende israeliane nelle farmacie comunali di Sesto Fiorentino è stato oggetto della commissione controllo e garanzia che si è tenuta questa mattina in Comune. Il sindaco Lorenzo Falchi, presente insieme al vicesindaco Claudia Pecchioli, ha spiegato i motivi che hanno portato a questa decisione condivisa dalla società al […]

SESTO FIORENTINO – Il boicottaggio dei farmaci delle aziende israeliane nelle farmacie comunali di Sesto Fiorentino è stato oggetto della commissione controllo e garanzia che si è tenuta questa mattina in Comune. Il sindaco Lorenzo Falchi, presente insieme al vicesindaco Claudia Pecchioli, ha spiegato i motivi che hanno portato a questa decisione condivisa dalla società al 100% comunale Azienda Farmacie e Servizi spa. “In tutte le campagne di boicottaggio – ha sottolineato il sindaco – non si è avuto un danno economico, ma bensì un danno d’immagine”. Alla richiesta di quando finirà la campagna di boicottaggio il sindaco ha risposto che “finirà quando sarò ripristinato il diritto internazionale, quando smetteranno di uccidere le persone e occupare i territori”. Alla commissione erano presenti anche l’amministratore unico di Azienda Farmacie e Servizi spa Elena Campostrini e il direttore generale Giovanni Turco. Campostrini e Turco hanno ricordato che il boicottaggio prevede che per i farmaci da banco delle aziende israeliane non sia fatta promozione e quindi non vengono messi in vista, ma possono essere richiesti così come alcuni farmaci che fanno parte di terapie avviate continuano ad essere forniti. Inoltre l’Azienda Farmacie e Servizi ha interrotto i rapporti con le aziende israeliane e si rivolge ai grossisti. Per quanto riguarda le vendite dei farmaci c’è stato un incremento delle vendite nonostante che la marca di farmaco più noto Teva aveva già ottenuto nei mesi precedenti al boicottaggio un calo di vendite nelle farmacie comunali sestesi di oltre il 3% arrivato a meno 8% nel mese di luglio.