SESTO FIORENTINO – Tutto fermo per il ponte sul Rimaggio. Lo sottolinea il capogruppo della Lega Daniele Brunori. “Il 7 maggio, in occasione della Commissione Bilancio, – spiega Brunori – i tecnici comunali avevano dichiarato con chiarezza che il successivo venerdì 9 maggio sarebbe stata presa una decisione definitiva sul destino del ponte sul torrente Rimaggio, in piazza del Mercato. Un’infrastruttura strategica, oggetto di dibattito da anni e oggi ancora più centrale, dopo i drammatici eventi dell’alluvione del 14 marzo. Ad oggi, 4 giugno, sono trascorse quasi quattro settimane e da allora il nulla”. Brunori afferma che ancora “nessuna delibera, nessun aggiornamento, nessuna comunicazione ufficiale. Il Comune tace. Nessun consigliere, nemmeno quelli di maggioranza, è stato informato su cosa sia stato deciso. I cittadini non sanno nulla. Eppure stiamo parlando di un’opera che incide non solo sulla viabilità locale, ma soprattutto sulla sicurezza idraulica di un’intera area urbana, già ferita duramente da un evento che ha lasciato case, strade, attività e famiglie in ginocchio”.
“Come è possibile che,- si chiede Brunori – su un tema così delicato, il Comune non trovi il tempo né la volontà di informare i cittadini? Com’è possibile che ogni questione venga sempre affrontata in modo opaco, come se l’informazione fosse un favore e non un dovere istituzionale? Siamo costretti, ancora una volta, a “tirar fuori le notizie con le pinze”, rincorrendo voci, interrogando gli uffici, insistendo in commissione. Un metodo che svilisce il ruolo del Consiglio comunale e soprattutto mina la fiducia dei cittadini verso le istituzioni. Purtroppo, quello dell’amministrazione Falchi è uno stile ormai ben rodato: evitare il confronto pubblico su tutto ciò che è spinoso, complesso o impopolare. Vale per il ponte sul Rimaggio, vale per l’alluvione, vale per molte altre questioni su cui il silenzio sembra essere l’unica strategia. Per questo riteniamo ancora più urgente e doverosa l’assemblea pubblica da noi richiesta con apposita mozione: per raccontare cosa è stato fatto, cosa non è stato fatto, e soprattutto cosa si intende fare, partendo dalle responsabilità, ma soprattutto guardando al futuro”.