SESTO FIORENTINO – “Che la maggioranza a Sesto fosse solita a bocciare spesso con motivi pretestuosi le nostre proposte lo sapevamo, questa volta però si è sfiorato il ridicolo”. Ad affermarlo, in una nota, la Lega di Sesto Fiorentino riferendosi alla bocciatura in consiglio comunale del documento che il gruppo di opposizione aveva presentato per chiedere di orgnizzare un festival dell’olio. “Ci è stato detto dagli esponenti di Per Sesto – spiega Daniele Brunori, capo gruppo della Lega – che eventi del genere non si possono organizzare perché mancano le strutture al coperto, che di certo è vero (ed è una mancanza grave ovviamente ascrivibile alla poca lungimiranza delle amministrazioni sestesi negli anni) ma forse i consiglieri della lista del sindaco si dimenticano come i mercatini di Natale si organizzano tranquillamente all’aperto e in mesi più freddi di quello di una possibile festa dell’olio”.
“Abbastanza risibile anche la motivazione che adduceva la necessità di concentrare gli sforzi di valorizzazione del territorio sulla promozione della ceramica – prosegue Brunori – che da sola attrarrebbe tutte le energie dell’amministrazione; anche qui, per quanto forse andrebbe spiegato agli esponenti della maggioranza che Sesto è celebre più per la porcellana che per la ceramica, non possiamo che sorridere di fronte ad un’amministrazione che si dice non in grado di produrre ulteriori sforzi rispetto alla promozione della ceramica che si esplicita nella manifestazione di due giorni Buongiorno Ceramica. Due giorni su trecentosessantacinque. Ulteriore pretesto per la bocciatura è il tipo di produzione dell’olio a Sesto, incentrata più sui privati rispetto alle aziende agricole, ma era proprio sul valore sociale dell’oro verde delle nostre colline che puntava la nostra mozione, intesa a esaltare la tradizione e l’identità sestese, più che il lato commerciale, più l’essere perno di un territorio e di un stile di vita, che un’occasione di lucro e compravendita”.
“E’ successo quindi quello che ci aspettavamo e temevamo di più, ovvero che si è preferito trincerarsi su interessi di polemica politica spicciola, per cui le idee dell’opposizione sono cassate di ufficio”. Per la Lega la decisone di non fare un festival dell’olio è come perdere un’opportunità per valorizzare il territorio. “Purtroppo, questa maggioranza, che, pur essendosi resa conto di non avere idee adeguate, – prosegue Brunori – tanto da ricorrere al disperato appello ai cittadini nelle ultime settimane per fornire nuove proposte per rilanciare il centro, preferisce giudicare il simbolo del partito piuttosto che il merito delle proposte, rifiutando contributi già apprezzati dai cittadini. Del resto, durante il dibattimento, si è palesata, non senza un certo imbarazzo, la grave mancanza di un piano di marketing territoriale che comporta un continuo navigare a vista senza un disegno strategico organico e senza strumenti di programmazione e controllo; come si può pensare di valorizzare le eccellenze di un territorio quando non si hanno chiari neppure i punti fondamentali su cui agire? Pensare di rilanciare la città senza idee, senza strategia e senza programmazione è veramente dura”.
“E’ doveroso, invece, un plauso all’intervento di alto spessore tecnico e scientifico effettuato dall’ex capo gruppo del Pd Trallori, – conclude Brunori – che dopo aver ribadito l’importanza dell’olio nella dieta per tutte le sue caratteristiche virtuose per il nostro organismo, non ha potuto che constatare la bontà della nostra idea, apparendo – forse soltanto una nostra sensazione – poco convinto dei motivi per i quali la maggioranza di cui fa parte l’ha voluta in tutti i modi bocciare”.