Brunori (Lega): “Notte di follia in via Ponchielli a Quinto Basso”

SESTO FIORENTINO – “Notte di follia in via Ponchielli: ennesimo episodio che conferma il degrado e l’insicurezza a Sesto”. Lo afferma il capogruppo della Lega Daniele Brunori raccontando quanto avvenuto la notte scorsa nel quartiere di Quinto Basso. “Ancora una volta i cittadini sestesi si sono trovati spettatori, loro malgrado, di una scena che avrebbe […]

SESTO FIORENTINO – “Notte di follia in via Ponchielli: ennesimo episodio che conferma il degrado e l’insicurezza a Sesto”. Lo afferma il capogruppo della Lega Daniele Brunori raccontando quanto avvenuto la notte scorsa nel quartiere di Quinto Basso. “Ancora una volta i cittadini sestesi si sono trovati spettatori, loro malgrado, di una scena che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. – racconta Brunori – Poco dopo l’una, in via Ponchielli la Polizia è intervenuta per bloccare un uomo di colore completamente nudo, in evidente stato di alterazione, che secondo le testimonianze aveva già danneggiato auto rompendo finestrini e che si muoveva in modo aggressivo. Solo il pronto intervento delle forze dell’ordine ha impedito che la situazione degenerasse. È legittimo chiedersi cosa sarebbe potuto accadere se questo soggetto avesse incrociato una donna sola o un qualsiasi cittadino indifeso”.

Il capogruppo della Lega sottolinea che “sono settimane, anzi mesi, che i cittadini si lamentano per il degrado e l’insicurezza diffusi sul nostro territorio. Questo episodio non è un caso isolato, ma l’ennesima conferma di una città lasciata sola davanti a problemi che crescono senza che l’amministrazione comunale intervenga con decisione”. Secondo Brunori “il sindaco Falchi e la sua giunta continuano a minimizzare e a voltarsi dall’altra parte, mentre la nostra comunità è costretta a convivere con paure, disagi e pericoli concreti. È inaccettabile. La misura è colma: servono più controlli, più presidio del territorio e tolleranza zero verso chi mette a rischio la sicurezza della comunità. Non possiamo più permettere che Sesto sia abbandonata all’anarchia e all’indifferenza politica”.