CALENZANO – Solidarietà e indignazione: è quanto sostiene Daniele Baratti, consigliere comunale della Lega, dopo la notizia dell’aggressione del capotreno da parte di un marocchino alla stazione di Pratignone. Il capotreno è stato aggredito dall’uomo, sorpreso a fumare, un marocchino di 27 anni, bloccato da un agente della Polfer. Il marocchino è stato accusato di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, detenzione ai fini di spaccio per il possesso di circa 90 di grammi di hashish ed è stato accusato di interruzione di pubblico servizio perché il treno è arrivato con un ritardo di 30 minuti alla stazione di destinazione.
“E’ necessario porre immediatamente un freno al grave fenomeno per tutelare chi lavora quotidianamente sui treni – afferma Baratti in una nota – ed è chiaro (e non da oggi) come tali problematiche debbano essere affrontate una volta per tutte dalle istituzioni sia nei confronti dei passeggeri sia nei confronti di chi, compiendo il proprio lavoro, rischia la vita. L’aggressione è un campanello di allarme da non sottovalutare. Siamo realmente preoccupati ed arrabbiati perché fatti come questo si stanno moltiplicando a vista d’occhio in tutta Italia e, complice il modello di accoglienza diffuso tanto decantato da Rossi e dal Pd, hanno ormai raggiunto anche i nostri territori. Basta quindi chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie con il buonismo”.
“Ennesima palese dimostrazione del bisogno di sicurezza e di legalità che ha questo paese. Sono gli onesti lavoratori, i deboli, i pendolari a pagare quotidianamente le conseguenze di una passata politica di tolleranza assoluta verso la clandestinità e permissivismo sfrenato, sulla condotta da tenere per preservare il diritto a rimanere nel nostro Paese, che per troppi anni abbiamo avuto in Italia – affermano il segretario provinciale della Lega Alessandro Scipioni e quello della Piana Fiorentina Filippo La Grassa – e il tempestivo intervento degli agenti scongiura ancora una volta il peggio, ma la presenza della nostra società di tali malevoli soggetti, non può e non deve mai più essere accettata”.