SESTO FIORENTINO – “Caro Signor Presidente, tanti auguri di buon compleanno!” Così i ragazzi del Cirs, il comitato italiano per il reinserimento sociale di Firenze hanno inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei giorni scorsi in occasione del suo compleanno. I ragazzi del Cirs svolgono la loro attività a Sesto Fiorentino dove è presente un laboratorio sull’autonomia abitativa.
“Il nostro centro diurno di socializzazione (che si trova in via delle Masse a Firenze) – hanno scritto i ragazzi – rappresenta per noi una seconda famiglia, siamo un gruppo di amici e ogni giorno, insieme agli operatori, svolgiamo tante attività che ci fanno crescere e stare bene. A causa del coronavirus siamo stati a casa per lunghi mesi. Ci siamo sentiti rinchiusi e privati della nostra libertà. Abbiamo provato una grande malinconia anche se abbiamo fatto di tutto per mantenerci in contatto, grazie alle video chiamate e ai messaggi. Distanti ma uniti. In questi mesi – continua la lettera – abbiamo capito quanto sia bello stare insieme e quanto ci manchi non vederci per lunghe settimane, abbiamo compreso quanto sia bello uscire e camminare e quanto sia brutto non poter vedere amici e parenti. Per noi il Cirs è famiglia, compagnia, amicizia. E’ casa, il luogo dove impariamo tante belle abilità”.
La lettera, scritta con parole semplici che provengono dal cuore, contiene anche un appello. “Con l’occasione – hanno scritto i ragazzi – vorremmo chiederle di stimolare il Parlamento a fare qualcosa di più per noi ragazzi, siamo bella gente e forse meriteremmo più attenzione. Chiude la lettera una richiesta di incontro.
“In questi mesi l’abbiamo vista in televisione e anche se sappiamo che è molto impegnato ci farebbe piacere poterla incontrare, potremmo farle vedere il nostro laboratorio di teatro, oppure i lavori che realizziamo durante le attività di cucito, la manipolazione della creta, la pittura su stoffa o l’intreccio dei vimini”.
“Per il momento – hanno concluso i ragazzi – le facciamo tanti auguri di buon compleanno e vogliamo ringraziarla per quello che fa per il nostro paese. Ci piacerebbe molto ricevere una sua risposta e magari, chissà, incontrarla davvero. Con la nostra semplicità sapremo farla sorridere”