CALENZANO – Mozione “inutile” e “atto provocatorio”. Così il consigliere di Forza Italia Daniele Baratti definisce l’atto presentato dal consigliere del Movimento 5 Stelle Americo D’Elia sull’individuazione di un luogo di culto islamico a Calenzano. La mozione è stata bocciata dalla maggioranza (PD e Calenzano 2020) e da Forza Italia, mentre l’altro componente del gruppo M5S, Mastroberti si è astenuto. “Sono lieto – scrive Baratti in una nota – che insieme all’opposizione anche la maggioranza abbia bocciato la mozione presentata dal consigliere comunale D’Elia volta a richiedere al Comune di dare vita ad un centro di cultura islamica. Bene poi, che anche il collega consigliere del Movimento 5 Stelle ne abbia preso le distanze esprimendo voto di astensione”.
“Come ovvio – prosegue Baratti – il Comune non dispone, tra le sue potestà, quella di costruire o destinare propri immobili a luogo di culto. La materia dei luoghi di culto non può essere banalizzata, è una materia particolarmente complicata e oggi argomento di discussione parlamentare esistendo numerosi disegni di legge, depositati alla Camera dei Deputati che demandano alle Regioni la potestà di autorizzare la realizzazione di nuovi edifici destinati a funzioni di culto”. Prosegue Baratti che precisa “semmai negli anni a venire si dovesse dar vita a Calenzano ad un luogo di culto, Forza Italia richiederà certamente lo svolgimento di un referendum popolare”.
Secondo Baratti, inoltre “non possono essere taciute le esigenze di sicurezza e ordine pubblico, che appaiono giustificate dalla ripetuta attività di indottrinamento, radicalizzazione e reclutamento svolta a partire dagli anni 1990 sul territorio italiano, presso alcuni centri culturali che si sono ispirati all’ultra fondamentalismo islamico e gestiti da persone condannate per diversi reati anche connessi al terrorismo internazionale. Il centro islamico sarebbe, peraltro, secondo D’Elia, una pretesa avanzata, niente meno, che dai migranti economici che oggi Calenzano ospita? Da coloro che oggi si trovano in una condizione di piena clandestinità e di cui oltre il 90%, come ci indicano le statistiche, non hanno alcun diritto di asilo e pur nonostante godono di vitto ed alloggio? Si tratta di una pretesa francamente fuori luogo se teniamo conto del livello qualitativo di accoglienza che l’Italia grazie al contributo di cooperative ben foraggiate è in grado di offrire soprattutto se comparato con il livello di accoglienza prestato dagli altri paesi europei”. Per il consigliere di Forza Itallia “quella di D’Elia è una mozione inutilmente provocatoria. Per questa ragione durante il Consiglio ho chiesto al consigliere di ritirare l’atto e di comunicare ai suoi amici migranti economici che gli hanno manifestato l’assoluta esigenza di avere un centro islamico a Calenzano di attivarsi secondo le procedure ordinarie”.