Centrodestra: “Con le dimissioni del sindaco Bugetti paralisi istituzionale e amministrativa, chiediamo trasparenza e responsabilità”

PRATO – “A una settimana dalle dimissioni del sindaco Ilaria Bugetti, protocollate il 20 giugno, i gruppi consiliari di opposizione – Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lista Civica Gianni Cenni Sindaco – “denunciano pubblicamente lo stallo istituzionale e amministrativo in cui è precipitato il Comune di Prato”.  “Durante il consiglio comunale del 19 giugno, […]

PRATO – “A una settimana dalle dimissioni del sindaco Ilaria Bugetti, protocollate il 20 giugno, i gruppi consiliari di opposizione – Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lista Civica Gianni Cenni Sindaco – “denunciano pubblicamente lo stallo istituzionale e amministrativo in cui è precipitato il Comune di Prato”.  “Durante il consiglio comunale del 19 giugno, – aggiungono – il sindaco dichiarava ufficialmente la piena capacità di proseguire nel suo mandato. Il giorno successivo, invece, firmava le dimissioni, senza più fornire alcuna spiegazione all’assemblea elettiva della città. Le dimissioni sono state trasmesse ai capigruppo solo tre giorni dopo, e da allora – salvo una comunicazione avvenuta per caso il 26 giugno – nessuna informazione ufficiale è stata fornita né dal sindaco, né dal presidente del consiglio comunale”. 

E ancora: “Riteniamo questo comportamento grave sul piano istituzionale, dal momento che nessuna conferenza dei capigruppo è stata convocata, nessuna comunicazione è stata fornita ai consiglieri comunali sulle conseguenze amministrative delle dimissioni e nessun confronto pubblico è stato aperto nel consiglio comunale, come invece sarebbe doveroso in una fase così delicata.
Sul piano amministrativo, i danni sono altrettanto evidenti. La commissione consiliare sul bilancio prevista per il 25 giugno è stata annullata, impedendo l’approvazione di due delibere fondamentali: la delibera numero 160 del 29 maggio, seconda variazione al Dup 2025-2029, che includeva alienazioni immobiliari per oltre 3 milioni di euro, aggiornamento delle opere pubbliche, del piano acquisti e degli incarichi esterni, e la delibera numero 301 del 28 maggio, modifica al regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale e del canone di concessione dei mercati, attesa da tempo da sindacati e utile per gli operatori del settore mercatale”.

“Il blocco di questi atti – concludono – non solo priva il Comune di strumenti operativi fondamentali, ma arreca un danno economico concreto ai lavoratori e all’ente stesso. Nel frattempo, le attività politiche del Partito Democratico proseguono regolarmente, con la presenza attiva dell’ex sindaco Biffoni, che continua a tacere pubblicamente su quanto sta accadendo. Alla luce di tutto ciò, abbiamo protocollato la richiesta di un consiglio comunale straordinario per affrontare in aula la questione delle dimissioni del sindaco e dei danni arrecati alla macchina amministrativa, annunciamo la presentazione di una mozione che impegni il Comune a consegnare al commissario prefettizio, in caso di nomina, una relazione tecnica dettagliata sullo stato di avanzamento di tutti i progetti in corso, così da evitare ulteriori perdite di tempo e risorse, e respingiamo sin da ora ogni eventuale tentativo della maggioranza di nascondersi dietro cavilli interpretativi del Testo Unico degli Enti Locali per evitare il confronto in Consiglio: anche se la norma non imponesse esplicitamente la convocazione, il confronto politico e pubblico è un dovere morale e democratico. Non si può rassicurare la città un giorno e fuggire il giorno dopo senza rendere conto a nessuno. Non lo permetteremo. Il Consiglio comunale non è una formalità: è il luogo della democrazia e del confronto, e deve essere rispettato. Noi ci batteremo perché venga ripristinata trasparenza, rispetto istituzionale e continuità amministrativa”.