CAMPI BISENZIO – Si è svolta questa mattina la cerimonia per l’81° anniversario dell’eccidio di via XIII Martiri, avvenuto il 13 agosto 1944 a San Piero a Ponti. Una pagina tragica della nostra storia, che ancora oggi richiama al dovere della memoria e al valore della resistenza. Alla cerimonia, con il silenzio eseguito dal musicante della Filarmonica Giuseppe Verdi di Signa, hanno partecipato il sindaco di Signa Giampiero Fossi, il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri, il presidente del Consiglio comunale di Lastra a Signa Pietro Milanesi, il consigliere comunale di Scandicci Andrea Anichini e il consigliere comunale di Sesto Fiorentino Bruno Pradal. In rappresentanza della Regione Toscana è intervenuto il consigliere regionale Fausto Merlotti mentre per la Città Metropolitana ha partecipato il consigliere delegato Massimo Fratini.
“Rinnovare ogni anno questo ricordo significa ribadire con forza che la nostra comunità non dimentica – ha detto il sindaco di Signa Giampiero Fossi – I tredici martiri rappresentano un simbolo di dignità, di libertà e di una resistenza morale che ancora oggi ci guida. Ricordare questi martiri ci impone di rifiutare ogni forma di revisionismo, ogni tentativo di sminuire, giustificare o dimenticare. Vuol dire, soprattutto, trasmettere a tutti, in particolar modo alle nuove generazioni, il valore della pace, della libertà e della democrazia”. “L’eccidio di via XIII Martiri resta una ferita aperta nella coscienza collettiva della nostra comunità. – ha proseguito Fossi – Tredici civili innocenti furono fucilati dai nazifascisti in un atto di feroce rappresaglia, in un momento in cui i nostri territori, la Toscana, come tutta l’Italia, stavano lottando per la propria liberazione dalla barbarie. Quelle vittime non furono solo numeri: erano volti, famiglie, storie spezzate. E oggi, a 81 anni di distanza, ricordarle significa non solo mantenere viva la memoria, ma anche interrogarci sul presente. È impossibile, per questo, non volgere lo sguardo a ciò che accade oggi a Gaza, dove migliaia di civili, bambini, donne, uomini, stanno pagando il prezzo altissimo di un conflitto devastante. Le immagini che ci arrivano parlano di distruzione, di vite spezzate, di sofferenze indicibili. E come allora, anche oggi, la logica della violenza e della punizione collettiva colpisce chi non ha colpa. Non si tratta di sovrapporre storie diverse, né di banalizzare i contesti. Ma c’è un filo che unisce queste tragedie: la negazione della dignità umana, l’annientamento del valore della vita quando la guerra diventa cieca e disumana. Ricordare l’eccidio di San Piero a Ponti oggi ci impone di non restare indifferenti. In nome di quei tredici martiri, e in nome di tutte le vittime innocenti, di ieri e di oggi – ha concluso Fossi – il nostro dovere è quello di scegliere sempre da che parte stare: dalla parte della vita, dei diritti, della verità”.
“Oggi ci ritroviamo qui per ricordare i tredici martiri, uomini che hanno pagato con la vita la loro fedeltà alla libertà e alla dignità umana – ha detto il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri – la loro scelta di resistere, pur sapendo di andare incontro alla morte, non appartiene soltanto alle pagine della nostra storia ma è un’eredità viva, che ci chiama ogni giorno a difendere i valori democratici e i diritti di tutti. In un tempo in cui le parole odio, divisione e violenza si stanno facendo nuovamente strada, il sacrificio di questi uomini ci ricorda che la pace, la giustizia e la convivenza richiedono impegno quotidiano. Oggi, mentre il mondo è ancora attraversato da guerre e conflitti onorare la memoria dei tredici martiri significa rifiutare l’indifferenza e scegliere, oggi come allora, di stare dalla parte della libertà, dell’uguaglianza e del rispetto per ogni persona. È anche un richiamo forte a un impegno comune per costruire un futuro di pace”.

