Comitato Salviamo il parcheggio, “La risposta del Sindaco è un colpevole ritardo e un patetico espediente”

SESTO FIORENTINO – “Colpevole ritardo” e “patetico espediente” così il Comitato ‘Salviamo il parcheggio pubblico di viale XX settembre’ definisce la risposta del Sindaco sulla vicenda urbanistica che prevede la costruzione di un condominio nell’area di sosta pubblica. Il Comitato, in una nota, “esprime un preoccupato sconcerto e un forte disagio di fronte alla risposta […]

SESTO FIORENTINO – “Colpevole ritardo” e “patetico espediente” così il Comitato ‘Salviamo il parcheggio pubblico di viale XX settembre’ definisce la risposta del Sindaco sulla vicenda urbanistica che prevede la costruzione di un condominio nell’area di sosta pubblica. Il Comitato, in una nota, “esprime un preoccupato sconcerto e un forte disagio di fronte alla risposta del Sindaco alla petizione popolare sottoscritta da oltre 3.200 cittadini e presentata al protocollo del Comune il 3 luglio dello scorso anno. E’ sconcertante, infatti, il patetico espediente del Sindaco di giustificare la ritardata risposta con l’incapacità dell’Amministrazione di comprendere il significato della petizione e la volontà dei firmatari”. Secondo il Comitato “la giustificazione appare ancora più grave del colpevole ritardo, visto che il Comune è tenuto a rispondere entro trenta giorni dalla presentazione: forse il Sindaco intende sottolineare che l’Amministrazione, di cui è al vertice, non dispone neppure delle competenze tecniche per qualificare correttamente gli atti di cui è destinataria? Tutto questo getta una luce sinistra sull’intera macchina amministrativa, di cui i cittadini sestesi hanno purtroppo sperimentato le conseguenze”.
Il rischio se questa vicenda dovesse andare in porto come previsto dall’amministrazione comunale, aggiunge il Comitato, è quello di creare un precedente.
“Il forte disagio è legato ad una risposta del tutto evasiva che, oltre a confermare tutte le ragioni del Comitato, prosegue il Comitato, lascia emergere come unica ragione dell’operazione la volontà di garantire la rendita immobiliare urbana, con una discutibile operazione di messa a repentaglio di beni e di spazi pubblici comunali che, se arriverà in porto, costituirà un pericoloso e avventato precedente. Pericoloso perché avvia processi di dismissione di beni pubblici al di fuori di qualsiasi previsione normativa. Avventato perché l’intera operazione dimostra l’incapacità, innanzitutto del Sindaco, di governare sapientemente un progetto destinato ad incidere sull’intera città”. Il progetto, prosegue la nota, prevede “un incremento di 10mila mq di edilizia residenziale rispetto alle previsioni e la prospettiva di un Polo culturale sovracomunale avrebbero bisogno di più aree a servizio e non di meno, come accadrebbe con la scomparsa dell’attuale parcheggio. E richiederebbe soprattutto un’idea di città non asservita alla rendita, idea che non è stata neppure immaginata”.
Di nuovo la “battaglia” in città è sulla zona di Doccia.
“La questione urbana a Sesto Fiorentino è divenuta cruciale per l’insipienza di questo Sindaco e di questa Amministrazione – prosegue il Comitato – incapaci di uno sguardo in grado di unire la capacità di governare il territorio e di coglierne le differenze di contesto. Per far questo sarebbe stato necessario, prima di tutto, un dialogo e un confronto non addomesticato, ma vero che sciaguratamente è sempre mancato”.
Il 28 marzo in consiglio comunale sarà discussa la “variante”. Il Comitato, dal canto suo, non molla “intende continuare la sua battaglia e, oltre a dare conto delle posizioni dei candidati Sindaci rispetto a questa vicenda, sosterrà quelle forze politiche che sapranno coniugare nei fatti, a partire ovviamente dalla posizione assunta nel Consiglio comunale in occasione dell’approvazione della ‘variante’, lo sviluppo cittadino con la salvaguardia dei valori essenziali della città, del paesaggio e dell’ambiente, a partire da quello di legalità, rimettendo in discussione quello che sarebbe un vero regalo alla rendita immobiliare”.