Da sopravvivenza a libertà: strategie per contrastare la violenza economica contro le donne, se ne parla con la Cisl Toscana

FIRENZE – La violenza di genere è ancora, purtroppo, un problema drammatico. E tra le tante forme di violenza non va sottovalutata quella economica, che pone le basi di una fragilità su cui è più facile agire ogni forma di prevaricazione. I dati Istat evidenziano bene il problema. In Toscana, nel settore privato, gli uomini […]

FIRENZE – La violenza di genere è ancora, purtroppo, un problema drammatico. E tra le tante forme di violenza non va sottovalutata quella economica, che pone le basi di una fragilità su cui è più facile agire ogni forma di prevaricazione. I dati Istat evidenziano bene il problema. In Toscana, nel settore privato, gli uomini percepiscono in media un compenso giornaliero lordo di 100,9 euro, contro i 76 euro delle donne; nella nostra regione il tasso di occupazione femminile (al 30 giugno scorso) è del 65,9% rispetto al 77,4% di quella maschile: un dato migliore di quello nazionale (rispettivamente 53,9% e 71,4%) ma ancora lontano dalla parità. A rendere insufficienti i redditi femminili è anche il ricorso al part-time, spesso imposto dalle aziende o dalle situazioni familiari: i tre quarti di tutti i contratti part time in Toscana (302mila) sono femminili (226mila, il 74,5%), sebbene le donne siano solo il 44,6% (744mila) di tutti gli occupati (1,668 milioni) nella regione. A questa problematica, in gran parte sottovalutata, la Cisl Toscana ha scelto di dedicare quest’anno la propria riflessione in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Lo fa organizzando una giornata di confronto, riflessione e approfondimento insieme alla First, la categoria Cisl dei lavoratori bancari, assicurativi e riscossione tributi.

“Troppe donne sono ancora vittime di ogni tipo di violenza, tra cui quella economica, spesso meno visibile ma altrettanto limitante” dicono Katiuscia Biliotti, segretaria regionale Cisl, e Marco Lenzini, segretario generale First-Cisl Toscana. “Vari gli aspetti che contribuiscono a questo squilibrio: dalla differenza reddituale tra uomini e donne all’uso del part-time, che troppo spesso penalizza le lavoratrici. Significativo anche il dato sulla gestione delle risorse economiche: ancora oggi le donne aprono e utilizzano conti correnti in misura minore rispetto agli uomini, segno di una minore familiarità o fiducia con gli strumenti finanziari che invece rappresentano la base dell’autonomia personale. Per questo va dedicata attenzione all’educazione finanziaria, che diventa strumento di autodeterminazione, indipendenza e vera autonomia”.

L’appuntamento è per il 12 novembre alle 10 nell’Auditorium della Cisl Toscana, a Firenze (via Benedetto Dei 2/a). A introdurre i lavori sarà Angela Settembrini, coordinatrice donne e politiche di genere Cisl Toscana, poi una tavola rotonda con il segretario generale First-Cisl Toscana Marco Lenzini, la consigliera di parità della Regione Toscana Maria Grazia Maestrelli, la psicologa e psicoterapeuta Tania Berti dell’associazione Artemisia, l’avvocato Silvia Muratori. Nel pomeriggio, invece, dalle 14.30, in programma lo spettacolo teatrale “Femminile. La donna nella letteratura e nella musica” di Fabio Cicaloni, prima delle conclusioni della giornata affidate alla segretaria generale Cisl Toscana, Silvia Russo.