Ex Credito Cooperativo Fiorentino: il Cda chiede il patteggiamento

CAMPI BISENZIO – Si profilano destini diversi nel processo di appello sul crac del Credito Cooperativo Fiorentino, aperto nei giorni scorsi a Firenze, fra Denis Verdini, l’ex presidente condannato in primo grado a 9 anni, e i membri del Cda, i revisori dei conti e il direttore generale. Questi, infatti, nella scia di recenti riforme normative, hanno proposto alla corte di patteggiare le condanne subite in tribunale. I giudici di appello tuttavia si sono riservati di accogliere il patteggiamento fino al termine del processo. Nel frattempo, la procura generale, con i sostituti Origlio e Singlitico, ha già dato il consenso. Nel dettaglio, l’ex dg Pietro Italo Biagini, condannato in primo grado per bancarotta fraudolenta a 6 anni, ha proposto uno “sconto” a 3 anni e 10 mesi per lo stesso reato. I membri del
Cda e i revisori dei conti, che avevano subito pene da 4 anni e 6 mesi a 5 anni, hanno concordato con la Pg condanne a 1 anno e 8 mesi con derubricazione del reato da bancarotta fraudolenta a semplice: questo perché sotto i due anni possono ottenere la sospensione della pena. In primo grado furono 33 i condannati. Molti di loro, comunque, in primo grado non hanno chiesto di patteggiare. Tra i condannati “eccellenti” del primo processo ci sono gli imprenditori amici di Verdini, i costruttori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei che non hanno chiesto di patteggiare e che seguiranno le sorti del giudizio di appello ribadendo la loro estraneità alle vicende della banca in quanto clienti “esterni”. In primo hanno avuto una condanna a 5 anni e 6 mesi ciascuno per bancarotta: dalla banca cooperativa ottennero finanziamenti importanti per le loro aziende. Dopo la relazione del collegio, sono state calendarizzate le udienze. La prossima è in programma oggi, venerdì 1 giugno, le successive ogni martedì e venerdì di giugno (escluso il 12 giugno). L’ex senatore di Ala Denis Verdini ha
seguito l’udienza in aula e non ha rilasciato dichiarazioni.