CAMPI BISENZIO – Oltre cento persone tra solidali, operai e delegati sindacali delle aziende in lotta o recuperate in Italia hanno partecipato ieri alla giornata organizzata al presidio ex Gkn dal Collettivo di fabbrica e dalla Società di Mutuo Soccorso [SOMS] sul mutualismo e l’autorecupero delle imprese come strumenti per uscire dalle crisi aziendali, “in una prospettiva di reale transizione ecologica, – si legge in una nota – come testimoniato anche dagli attivisti climatici presenti all’incontro. La giornata è riuscita a unire i lavoratori di alcune aziende in lotta come la Sanac di Massa e come Wartsila di Trieste, che permettono di capire come si lotta contro licenziamenti e deindustralizzazioni, fino ad aziende recuperate come la Trafocoop di Tavernelle in provincia di Perugia o lo stabilimento storico della provincia di Napoli della WBO Italcables, diverse esperienze di autorecupero che dimostrano come le lotte operaie siano capaci di valorizzare competenze, creare economia, tutelare diritti minacciati dal capitalismo. Lo stesso atteggiamento “predatorio” visto a poche centinaia di metri dalla ex Gkn, a Mondo Convenienza, dove i partecipanti alla giornata hanno deciso di convergere per la pausa pranzo, in sostegno dei lavoratori in lotta e in presidio permanente da diverse settimane”.
“Le finte reindustrializzazioni sono una tattica per arrivare alla chiusura delle aziende, – ha detto Dario Salvetti, Rsu ex Gkn – l’obiettivo è lo svuotamento dello stabilimento, che passa per finte promesse di reindustrializzazione che sono difficilmente verificabili, visto che ci vogliono mesi per verificarle… Noi abbiamo bisogno di un ammortizzatore sociale e lo vogliamo subito con tutti gli arretrati. Ma abbiamo bisogno anche di una prospettiva reale che sconfigga speculazione finanziaria e immobiliare”. Chiaro il riferimento alla situazione dello stabilimento di Campi Bisenzio, “dove il rischio di appetiti speculativi – continua il comunicato – è sempre dietro l’angolo nonostante il lavoro svolto da Collettivo di fabbrica e solidali nella presentazione di un piano industriale dal basso, capace di ridare respiro non solo a centinaia di lavoratori, ma anche a un territorio in crisi conclamata”.
“In questo scenario, questa giornata è stata un momento di studio sull’ipotesi di reindustrializzazione per autorecupero, dimostrando che si tratti di uno degli strumenti a disposizione per uscire dall’immobilismo e dal logoramento, – aggiunge Salvetti – la fabbrica socialmente integrata rimane l’obiettivo sostanziale: senza mutualismo il progetto non sta in piedi, perché, in verità sono due gli importanti investitori che hanno tenuto in piedi l’ex Gkn: la comunità e l’assemblea permanente, che hanno la proprietà morale della fabbrica. E il patto tra SOMS, Regione Toscana e Comune di Firenze mostra come questo processo abbia creato processi finora inesplorati. Se Gkn ripartisse così sarebbe un precedente nazionale: una cassa di mutuo soccorso per le imprese recuperate, un’assemblea permanente, sindacale o di gestione cooperativistica, dimostrando come democrazia dal basso, economia sostenibile e transizione ecologica possano stare insieme soprattutto in momento di crisi. La giornata di ieri è stata l’ulteriore passo avanti verso il consolidamento del percorso di reindustrializzazione dal basso della ex Gkn, in vista della due giorni del’8 e del 9 luglio prossimi quando, a due anni dalla nascita dell’assemblea permanente e dell’inizio della lotta dell’ex Gkn, il territorio si stringerà ancora una volta in via Fratelli Cervi a Campi Bisenzio, per dimostrare come il processo nato il 9 luglio 2021 stia ancora costruendo società”.