SESTO FIORENTINO – Sesto Fiorentino si risveglia, dopo un anno di commissariamento, con un nuovo sindaco: Lorenzo Falchi. L’elezione è avvenuto al secondo turno e la sfida al ballottaggio è stata con Lorenzo Zambini. Una sfida tutta a sinistra con Zambini sostenuto da PD, Sesto Siamo Noi e Sesto Civica e Falchi sostenuto da Sinistra Italiana e Per Sesto. Una competizione giocata tutta sull’opposizione alla costruzione dell’inceneritore.
Una rivoluzione nemmeno tanto silenziosa quella sestese che ha messo ko il PD e portato alla ribalta un volto nuovo e che quindi vede per la prima volta il partito di piazza Ginori all’opposizione in un consiglio comunale dove Forza Italia avrà un consigliere (come annunciato ieri sera nella diretta streaming di Piananotizie e Sesto Tv da Maria Tauriello di Forza Italia) e uno che dovrebbe andare al Movimento 5 Stelle. Gli altri di opposizione andranno alle liste di Maurizio Quercioli.
Ieri sera i sostenitori di Falchi, dopo lo scrutinio delle prime sezioni che già indicavano il 66% di preferenze, si sono riversati in piazza IV Novembre dove ha la sede il comitato elettorale per festeggiare il futuro sindaco tra la musica e gli applausi sulle note di Bella Ciao che ha ispirato lo slogan di Falchi per tutta la campagna elettorale “Bella Sesto”. Tra i primi a congratularsi con Falchi proprio Zambini e poi il Commissario straordinario Antonio Lucio Garufi che conclude la sua permanenza a Sesto. Tanti gli amici, i parenti e i candidati nelle due liste che lo hanno sostenuto. Falchi ha stappato una bottigllia di spumante per festeggiare e poi a grande richiesta ha salutato tuttI uscendo sul balcone del Palazzo Comunale. Un racconto seguito attraverso i social.
Il nuovo sindaco, Lorenzo Falchi, ha 36 anni e, nonostante la giovane età, una lunga carriera politica. Per Sesto è il sindaco più giovane. Ora l’attesa è per la formazione della giunta e per il consiglio comunale di insediamento. Questa mattina sia Lorenzo Zambini che Lorenzo Falchi hanno indetto una conferenza stampa: il primo alle 11.30 e il secondo alle 12.
foto di Roberto Vicario
