Festa di fine anno scolastico al Parco del Neto

CALENZANO – La festa di fine anno si farà a Calenzano e sarà al Parco del Neto. Gli alunni si ritroveranno per due mattine il 9 e 10 giugno. “La scuola è quella che ha sofferto di più il lungo momento di chiusura – ha detto il Sindaco Riccardo Prestini – e ci è sembrato doveroso dare la possibilità […]

CALENZANO – La festa di fine anno si farà a Calenzano e sarà al Parco del Neto. Gli alunni si ritroveranno per due mattine il 9 e 10 giugno.

“La scuola è quella che ha sofferto di più il lungo momento di chiusura – ha detto il Sindaco Riccardo Prestini – e ci è sembrato doveroso dare la possibilità di incontrarsi, almeno a quegli alunni che il prossimo anno non si rivedranno, con l’augurio che a settembre la scuola possa riprendere in aula, com’è giusto che sia”.

Gli studenti delle classi quinte della primaria (il giorno 9) e le terze della secondaria di primo grado (il giorno 10) potranno ritrovarsi al parco del Neto, accompagnati da un genitore, dove ad aspettarli ci saranno il Sindaco Riccardo Prestini e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Laura Maggi.

Bambini e ragazzi arriveranno a gruppi, convocati in orari diversi e si disporranno, insieme ad un genitore, nei cerchi disegnati sull’erba. Così saranno evitati assembramenti e sarà garantito il distanziamento sociale. I ragazzi dovranno scegliere una canzone da cantare tutti insieme (da comunicare al Comune precedentemente) e riceveranno in dono dall’Amministrazione una sacchetta bianca con il logo “#Calenzanodicegrazie”.

“Un gesto simbolico ma ricco di significato – ha detto l’Assessore alla Pubblica Istruzione Laura Maggi – per fare in modo che questi bambini e questi ragazzi, giunti alla fine di un percorso scolastico, abbiano almeno la possibilità di ritrovarsi un’ultima volta insieme e salutare, guardandoli  negli occhi, i lori compagni ed i loro insegnanti. La scuola è trasmissione del desiderio di sapere e non esiste didattica del sapere se non attraverso la relazione umana. Un piccolo gesto per ringraziare, tramite gli studenti che parteciperanno, anche tutti gli altri. Pensare a loro è un atto dovuto ed è pensare al futuro di questo Paese”.