Firmato l’accordo per il Distretto biologico del territorio fiorentino

SCANDICCI – Firmato, presso la sede di Rete Semi Rurali alla Casa dell’Agrobiodiversità a Scandicci, dai Comuni di Scandicci, Firenze, Lastra a Signa e Signa l’accordo di distretto, chiudendo una prima fase che ha avuto il supporto della Fondazione CR Firenze. L’accordo, infatti, insieme al Progetto economico territoriale integrato, sarà ora trasmesso alla Regione Toscana e al Ministero […]

SCANDICCI – Firmato, presso la sede di Rete Semi Rurali alla Casa dell’Agrobiodiversità a Scandicci, dai Comuni di Scandicci, Firenze, Lastra a Signa e Signa l’accordo di distretto, chiudendo una prima fase che ha avuto il supporto della Fondazione CR Firenze. L’accordo, infatti, insieme al Progetto economico territoriale integrato, sarà ora trasmesso alla Regione Toscana e al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per ottenere il riconoscimento formale del Distretto biologico del territorio fiorentino. Distretto che “interessa un’area vasta, – spiegano – che comprende oltre mille ettari coltivati a biologico o in conversione e 95 aziende agricole. Insieme alle aziende biologiche – che, come previsto dalla normativa, devono rappresentare almeno il 51% dei soggetti firmatari dell’accordo – hanno aderito le organizzazioni del biologico e alcune realtà del terzo settore attive nei campi dell’agroecologia, della promozione sociale e della tutela del paesaggio agrario. Il Distretto Biologico del Territorio Fiorentino nasce con l’obiettivo di rafforzare la produzione biologica e le filiere locali, tutelare l’agrobiodiversità, promuovere sistemi alimentari territoriali più equi e sostenibili e consolidare una governance condivisa tra Comuni, agricoltori, cittadini, mondo della ricerca e del terzo settore”.

“Si tratta di un momento importante per il nostro territorio, – dice Riccardo Bocci, direttore di Rete Semi Rurali ETS – che chiude un percorso cominciato circa tre anni fa con il comune di Scandicci e nel tempo ha visto il coinvolgimento dei comuni limitrofi. Siamo orgogliosi di essere riusciti a realizzare questo obiettivo nei tempi prestabiliti e di essere stati indicati come il soggetto che gestirà il Distretto una volta ottenuto il riconoscimento. Grazie al supporto della Fondazione CR Firenze, nel 2025 abbiamo organizzato un processo partecipato che ha coinvolto tutti gli attori del territorio e ci ha portati a definire il Progetto economico territoriale integrato che individua finalità e azioni per i prossimi 5 anni”.

“Fondazione CR Firenze ha sposato il progetto di Rete Semi Rurali fin dal suo avvio. La creazione di un Distretto biologico del territorio fiorentino non è solo un’opportunità di crescita per le aziende che ne fanno parte, ma ha un forte impatto sul territorio, sui cittadini, sulle infrastrutture e sull’ambiente circostante. Il lavoro svolto in questi anni ha l’obiettivo di avviare una discussione ampia sul tema delle Politiche del Cibo, valorizzando lo stretto rapporto che esiste tra ambiente, salute e benessere delle persone. Un sentito ringraziamento ai Comuni di Firenze, Scandicci, Signa e Lastra a Signa e a tutte le aziende che con entusiasmo e passione hanno aderito a questa iniziativa”, aggiunge Benedetta Zini, responsabile del settore protezione e qualità ambientale di Fondazione CR Firenze.

“La nascita del Distretto biologico del territorio fiorentino è un passo avanti importante per la sostenibilità della nostra area metropolitana, – sostiene il vicesindaco e assessore all’agricoltura urbana del Comune di Firenze Paola Galgani – non si tratta semplicemente di incrementare il biologico, ma di abbracciare una visione sistemica e interdipendente dove la qualità della vita in città è indissolubilmente legata alla salute della nostra campagna. Vogliamo rafforzare una filiera che non solo produce cibo sano e di qualità, ma che è anche la principale custode della biodiversità, del paesaggio e della resilienza climatica del nostro territorio. Invito tutte le aziende agricole, le associazioni e i soggetti pubblici e privati a cogliere questa opportunità e a firmare l’accordo. Insieme, costruiremo un futuro più verde, equo e sostenibile per tutti i cittadini”.  

“Sosteniamo il Distretto biologico perché rappresenta un valore per il territorio e per chi lo coltiva, custodendolo e generando prodotti di primissima qualità, – queste le parole del sindaco di Scandicci Claudia Sereni (insieme a lei anche Saverio Mecca, assessore ad agricoltura, biodiversità e transizione Ecologica – è un’opportunità che abbiamo voluto e costruito nel tempo, e per questo ringraziamo profondamente la Fondazione CR Firenze e tutti i Comuni che vi hanno aderito. Far parte di un distretto insieme a Firenze, Signa e Lastra a Signa conferisce a questo progetto una forza e una rilevanza ancora maggiori. Si tratta di un tassello fondamentale di una strategia più ampia, con cui intendiamo promuovere la biodiversità, tutelare il paesaggio e sostenere un modello di sviluppo sostenibile per l’intera area”.

“Un Biodistretto non deve essere un’etichetta o un progetto tecnico, – dice Francesca Tozzi, assessore all’agricoltura del Comune di Lastra a Signa – è la visione di un territorio che decide di valorizzare le proprie risorse, proteggere l’ambiente, tutelare l’agricoltore biologico, rafforzare l’economia locale e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Non si tratta solamente di sostenere l’agricoltura biologica, favorendo pratiche che rispettano i suoli e proteggono la biodiversità, quindi ecosistemi più resilienti e un territorio capace di offrire cibo di qualità senza compromettere il futuro. Il biodistretto può avere una ricaduta economica importante. I territori che scelgono la sostenibilità attirano turismo, investimenti, creano filiere più corte, rafforzano le piccole imprese, valorizzano produzioni tipiche e aumentano l’occupazione”.

“Per Signa – dicono il sindaco Giampiero Fossi e l’assessore all’ambiente Federico La Placa – questa adesione rappresenta la volontà di prendersi cura del paesaggio e delle sue risorse, sostenere gli agricoltori e aumentare l’attenzione verso ciò che arriva sulle tavole delle famiglie. L’obiettivo comune è rendere il territorio più vivo, più riconoscibile e più accogliente sia per chi ci abita sia per chi lo visita. Grazie al Distretto biologico fiorentino potremo collaborare in modo più stretto con i Comuni vicini, condividendo idee, energie e progetti che rendano il nostro territorio più verde, più sano e più unito. Significa sostenere chi coltiva con attenzione, far conoscere ai cittadini, soprattutto ai più giovani, l’importanza di mangiare bene e di prendersi cura dell’ambiente. Affrontiamo questa nuova fase con entusiasmo e con la voglia di far crescere Signa come un esempio positivo di collaborazione e partecipazione”.