FIRENZE – È la macchina ideale per la vita di tutti i giorni ma anche per la classica gita fuori porta. Una vettura con cui si può andare a fare la spesa grazie all’ampio bagagliaio ma anche “perdersi” nelle bellezze della campagna toscana. Ed è quello che abbiamo fatto noi portandola a spasso fino ad Artimino, in una delle più belle location a due passi da Firenze e Prato. Stiamo parlando della nuova EcoSport, l’ultima generazione del Suv compatto di Ford basato sulla stessa piattaforma costruttiva di Fiesta. EcoSport è disponibile in tre varianti – Plus, Titanium e ST-Line – con motorizzazioni sia benzina che diesel. Tutte dai consumi ridotti. Il “fil rouge” che contraddistingue la versione ST-Line, quella che abbiamo provato, è sicuramente la sportività che si respira sia all’interno all’esterno dell’abitacolo. Fuori, ad esempio, ci sono cerchi in lega, minigonne e un frontale deciso e grintoso specifico per questa versione. La macchina non è solo sportiva, ma è anche altrettanto tecnologica. Basti pensare alla presenza del SYNC 3, ovvero uno dei sistemi infotelematici più famosi presenti in circolazione nonché uno dei più chiari e intuitivi da utilizzare quando si è alla guida della propria Ford. Un sistema che consente, per esempio, di collegare lo smartphone al dispositivo sulla vettura per inviare e ricevere messaggi ed effettuare chiamate in viva voce. Oltre a ciò si potranno utilizzare molte delle applicazioni installate sul telefono direttamente in auto. Oltre al SYNC 3, EcoSport ST-Line ha moltissimi altri dispositivi per rendere più piacevole, sicuro e confortevole ogni momento trascorso a bordo. Come il Cruise Contro e i sensori anteriori e posteriori che aiutano a effettuare senza pensieri ogni manovra in uscita o in entrata da parcheggi e spazi angusti. Praticità, comodità e una più ampia visibilità sulla strada sono solo alcuni dei motivi per cui vale la pena scegliere il piccolo Suv di Casa Ford come auto per muoversi agevolmente fuori e dentro la città e per le piccole grandi sfide quotidiane.
(Fotografie Roberto Vicario)
