FIRENZE – “L’aeroporto di Firenze è una priorità strategica per lo sviluppo della Toscana, ma l’iter che la Regione sta portando avanti è sbagliato e rischia di condannare l’opera a un nuovo stop giudiziario, con l’ennesimo spreco di tempo e denaro”. A dichiararlo è il consigliere regionale della Lega, Giovanni Galli, che, a poche settimane dal voto, lancia un appello alla chiarezza. “Leggiamo che i lavori potrebbero partire entro la fine dell’anno. Ma la realtà è ben diversa: si dimentica infatti che il progetto riduce di 8,3 ettari la superficie del Parco agricolo della Piana, andando contro quanto previsto dal Pit regionale, che impone di mantenere almeno 80 ettari di verde. Questo significa che sarà inevitabile un passaggio in consiglio regionale: non basta un’autorizzazione automatica, serve un voto politico. È lì che si vedrà chi vuole davvero l’aeroporto e chi continua a prendere tempo”, spiega Galli.
Il consigliere sottolinea inoltre come, a vent’anni di distanza, non siano ancora state risolte criticità fondamentali: “Già nel 2003 furono indicate precise prescrizioni per Brozzi, Peretola e Quaracchi in materia di inquinamento acustico, ma tutto è rimasto sulla carta. Anche il Nurv regionale dedica decine di pagine al tema del rumore, evidenziando come vi sia ancora aperta la questione inerente gli impatti acustici anche per le attività produttive. È evidente che questo modo di procedere espone l’opera a nuovi ricorsi e a un altro blocco giudiziario”. La Lega, ribadisce Galli, è chiara: “Firenze ha bisogno di un aeroporto moderno e sicuro, ma non possiamo permettere che la Regione continui a prendere scorciatoie, rischiando di far saltare tutto. O si ha il coraggio di fare una vera pianificazione, rispettando la legge e coinvolgendo i territori, oppure saremo fermi al palo. Per questo chiediamo chiarezza: ognuno in consiglio regionale si assuma le proprie responsabilità e dica ai cittadini se vuole davvero lo sviluppo dello scalo fiorentino o preferisce condannarlo all’immobilismo”.