CAMPI BISENZIO – Cassonetti dei rifiuti incendiati. A denunciarlo, anche con una foto inviata ai giornali, il capogruppo di Forza Italia Paolo Gandola che chiede che “la lista civica Fossi fornisca scuse pubbliche alla mia persona e a tutta Forza Italia”.
“Le foto del rogo dei cassonetti di ieri sera testimoniano, una volta in più, come Campi Bisenzio – dice Gandola – sia un territorio abbandonato dalle istituzioni e dove dai vari Comuni della provincia si recano persone a sversate di tutto: carcasse di auto, scarti di lavorazione, rifiuti di grandi dimensione. Tutto ciò avviene perché nella nostra Città nessuno controlla, nessuno interviene, nessuno denuncia e nessuno sanziona. A Campi stanno bruciando i cassonetti come durante la peggior emergenza napoletana. La lista civica Fossi rinsavisca allora per trovare soluzioni e si adoperi, insieme alla Giunta, a far cessare l’emergenza e far tornare il civico decoro. Noi di Forza Italia di proposte e di Mozioni in merito ne abbiamo già avanzate e fatte approvare svariate. Basterebbe saper leggere e dare dimostrazione di saper governare”.
Gandola ripercorre gli allarmi lanciati da Forza Italia.
“Il 15 settembre – dice Gandola – chiedevamo con una apposita conferenza stampa che si ristabilissero le priorità tra italiani indigenti e profughi avendo timore che l’emergenza abitativa e sociale potesse sfociare con effetti nefasti ed imprevisti. Dopo appena 3 ore, il sindaco veniva fortemente contestato in consiglio comunale da alcuni esponenti del gruppo casa e il presidente del consiglio comunale si trovava costretto a richiedere l’intervento della Polizia Municipale, accorsa in gran numero, per sgomberare l’aula del Consiglio e consentire il proseguimento dei lavori. Giovedì 16 settembre noi di Forza Italia lanciavamo l’ennesimo allarme relativo al degrado urbano dopo aver scoperto l’ennesima discarica abusiva nella parte finale di via Alfieri. Provocatoriamente, in quella occasione, dopo aver già diffuso nelle settimane e mesi precedenti altri accorati appelli all’amministrazione affinché adottasse una strategia contro il degrado, ci chiedevamo se Campi Bisenzio fosse la terra dei fuochi ossia un territorio abbandonato dalle istituzioni”.