SESTO FIORENTINO – Opportunità di uno sviluppo equilibrato: è quanto sostiene la Cgil Firenze in una nota, riferendosi all’approvazione della variante urbanistica dell’area Richard Ginori, approvata il 29 luglio dal Consiglio comunale. “Assieme con l’acquisizione del Museo di Doccia da parte dello Stato – si legge nella nota della Cgil – e con l’acquisizione dei terreni su cui è sita la fabbrica da parte del gruppo Kering, l’approvazione della variante urbanistica dell’area Richard Ginori, andata in consiglio lunedì 29 luglio, è l’ultimo tassello dell’accordo complessivo stipulato circa un anno e mezzo fa al Ministero dello Sviluppo Economico”.
“Quel sofferto accordo siglato al Ministero ha rappresentato per tutti, non solo una rinnovata speranza per il rilancio della manifattura – prosegue la Cgil – e per la riapertura dell’inestimabile Museo, ma ha anche significato la sconfitta di appetiti che avrebbero voluto fare di quell’area, una volta liberata dall”ingombro’ della sua fabbrica, inevitabile preda di ingenti speculazioni.
Convinti dell’importante occasione che si può aprire con una fabbrica rinnovata dagli investimenti e con la riapertura del Museo al pubblico, crediamo che il progetto di sviluppo di quell’area si possa configurare, attraverso dialogo, il contributo e il coinvolgimento di tutti, come una opportunità di sviluppo equilibrato e di qualità per tutta Sesto Fiorentino”.
Ginori. Cgil “Con la variante approvata opportunità di sviluppo equilibrato dell’area”
SESTO FIORENTINO – Opportunità di uno sviluppo equilibrato: è quanto sostiene la Cgil Firenze in una nota, riferendosi all’approvazione della variante urbanistica dell’area Richard Ginori, approvata il 29 luglio dal Consiglio comunale. “Assieme con l’acquisizione del Museo di Doccia da parte dello Stato – si legge nella nota della Cgil – e con l’acquisizione dei […]
