SESTO FIORENTINO – Scoprire che il Green Pass non è più abilitato e quindi non si possono frequentare bar, ristoranti e altri luoghi al chiuso, per Massimo è stata una drammatica sorpresa. “Non solo mi sono sentito sotto i riflettori” spiega mentre racconta la sua incredibile vicenda. “Il 24 dicembre dopo un tampone antigenico risulto positivo al Covid – racconta Massimo – dopo una settimana, il 31 dicembre effettuo un nuovo tampone e risulta la negatività. Due giorni dopo decido di andare in un ristorante e presento il mio Green Pass. Sono tranquillo: sono negativo, ho il Green Pass e indosso la mascherina”. Ma la sicurezza di Massimo crolla in un attimo. Appena mostra il Green Pass il ristoratore gli fa notare che il documento non è valido, per cui non può sedersi al tavolo, non può restare nel locale, deve andarsene.
“E’ stato solo allora che ho scoperto che mi è stato revocato il Green Pass – spiega Massimo – quando il ristoratore mi ha chiesto di alzarmi e uscire, mi sono sentito tutti gli occhi addosso, come fossi stato un appestato. Di colpo mi sono crollate quelle certezze che avevo come la possibilità di accedere nei punti vendita, nei bar. Per fortuna mi trovavo vicino a casa e quindi sono potuto rientrare senza difficoltà, ma penso se fossi stato in vacanza e mi fosse accaduto una cosa del genere, non avrei neppure potuto trovare un albergo! Ancora mi chiedo perchè non mi è stata mandata una notifica, un messaggio per avvisarmi che il Green Pass era stato revocato”
Sono passati alcuni giorni da quella brutta avventura, ma ancora per Massimo la situazione non si è risolta. “L’unico modo per potermi muovere è quello di fare un tampone ogni 48 ore e così ottenere un Green Pass, – racconta Massimo – ma devo anche lavorare, visto che sono un artigiano, e non posso passare il tempo in coda ad attendere di fare un tampone. Purtroppo nella mia situazione siamo in molti. E mi chiedo quanto tempo ancora dovrò attendere per avere il Green Pass?” Una domanda legittima, ma che ancora non ha una risposta.