SESTO FIORENTINO – Dai lavori forzati all’incontro con papa Francesco: è don Ernest Simoni, nato a Troshani, in Albania, nel 1928, che ha vissuto 11.107 giorni di prigionia e lavori forzati (come muratore, minatore e poi addetto alle fogne di Scutari). Nominato cardinale lo scorso novembre dal pontefice, sarà domani, venerdì 6 gennaio, nella parrocchia di San Jacopo a Querceto. Figura di grande eroicità, il cardinale Simoni presiederà le due funzioni in programma: la messa solenne delle 10.30 nella chiesa parrocchiale e l’unzione degli infermi che invece si svolgerà alle 15.30 nella Cappella delle suore di Santa Marta. La prima Messa di don Ernest è del 1956 mentre la vigilia di Natale del 1963, appena finito di celebrare nel villaggio di Barbullush, si presentarono quattro ufficiali con un ordine di arresto e fucilazione; e che prendendolo letteralmente a calci, come egli stesso ha più volte raccontato, lo fecero salire nella loro macchina. Fu l’inizio di un calvario durato oltre trent’anni: nei primi tempi di lavori forzati, il sacerdote doveva spaccare le pietre estratte da una cava con una mazza di ferro pesante una ventina di chili. Poi, nella miniera di Spaç, venne costretto a scendere in gallerie buie scavate nella montagna e di quel periodo ricorda le punizioni: “Una delle più dolorose era quella di colpire ripetutamente i talloni con i manganelli”. Scampato anche a due sentenze di condanna a morte, della sua vita ci racconta il libro “Don Ernest Simoni – Dai lavori forzati all’incontro con Francesco (Edizioni Paoline)”, in cui lo scrittore e vaticanista Mimmo Muolo ha sintetizzato anche la storia moderna dell’Albania dopo la seconda guerra mondiale, soffermandosi sul martirio del clero cattolico. Tanti motivi insomma per cui domani la comunità di Querceto è lieta di ospitarlo per le celebrazioni del giorno dell’Epifania.
Il cardinale Simoni a Querceto per le celebrazioni dell’Epifania
SESTO FIORENTINO – Dai lavori forzati all’incontro con papa Francesco: è don Ernest Simoni, nato a Troshani, in Albania, nel 1928, che ha vissuto 11.107 giorni di prigionia e lavori forzati (come muratore, minatore e poi addetto alle fogne di Scutari). Nominato cardinale lo scorso novembre dal pontefice, sarà domani, venerdì 6 gennaio, nella parrocchia […]
