SESTO FIORENTINO – Si è parlato molto sulla figura del commissario prefettizio che, dopo la sfiducia al sindaco Biagiotti, avrà l’onere di condurre la città alle prossime elezioni amministrative.
Intanto c’è da capire la figura che sarà investita, tramite decreto del Presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Interno, dell’incarico: in genere si tratta di un alto funzionario dello Stato, in genere nella carriera prefettizia.
Il commissario prefettizio raduna in sé i poteri (ordinari e straordinari) normalmente attribuiti al sindaco e al consiglio comunale e non ha alcuna restrizione sul proprio operato tranne quella che non può “spendere” più dei soldi disponibili nelle partite di giro (ovvero i soldi in cassa). Il commissario, che potrebbe anche nominare subcommissari, risponderà del proprio operato direttamente al ministro degli Interni.
Di solito il commissario prefettizio resta in carica fino alla prima tornata elettorale utile (in questo caso maggio 2016). A volte, con decreto ministeriale, si può tenere una tornata anche nel periodo autunnale.
Per quanto riguarda eventuali ricadute sulle attività delle “partecipate” la presenza del commissario non comporta la decadenza dei delegati dal sindaco decaduto.
Il commissario prefettizio e le sue competenze
SESTO FIORENTINO – Si è parlato molto sulla figura del commissario prefettizio che, dopo la sfiducia al sindaco Biagiotti, avrà l’onere di condurre la città alle prossime elezioni amministrative. Intanto c’è da capire la figura che sarà investita, tramite decreto del Presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Interno, dell’incarico: in genere si tratta di […]
