SESTO FIORENTINO – Il PD sestese dice “stop” all’ampliamento dell’aeroporto. La decisione è stata presa dalla direzione dell’Unione comunale del Partito Democratico “a larga maggioranza”, come si legge in una nota del PD sestese, riunione avvenuta il 27 giugno scorso.
I motivi della scelta? Nel comunicato si legge che “dopo anni di divisioni, lacerazioni e contrapposizioni politiche e dopo aver consentito che fossero i Tribunali amministrativi a tirare le conclusioni su questa fondamentale scelta politica, riteniamo necessario dire stop al progetto di Masterplan proposto e relativo all’ampliamento dell’aeroporto di Firenze”.
Mal il PD avanza una richiesta: un tavolo di confronto. “Contestualmente chiediamo – si legge nella nota – con grande senso di responsabilità, l’immediata apertura di un tavolo di confronto tra tutti i soggetti interessati per ottimizzare il modello di sviluppo e infrastrutturale della Piana fiorentina e in più in generale della Toscana centrale. Il PD, nella sua articolazione regionale e metropolitana con il presidente della Regione, con tutti i sindaci e con tutte le forze di centrosinistra che governano i territori, ha il dovere di rimettere al centro dell’attenzione la politica e il governo del territorio, facendosi promotore di un percorso di ascolto e di confronto per giungere a proposte utili al futuro del nostro territorio”.
Come il PD sestese è arrivato a questa decisione lo spiega nel comunicato: “la posizione del PD sestese negli ultimi 5 anni è sempre stata fermamente responsabilmente determinata nel risolvere le tre macro criticità di natura ambientale e strutturale che, con l’attuale progetto di Masterplan, graverebbero sul territorio comunale – si legge nella nota – Tali criticità, che, in estrema sintesi, riguardano il rischio idrogeologico, la cesura urbanistica tra il centro di Sesto con l’Osmannoro e lo sviluppo del Polo scientifico, sono state evidenziate fin dal 2015 in sede di procedimento di VIA, dall’allora amministrazione comunale a guida PD. Poi, l’attenzione su tali macro criticità, per essere affrontate e risolte, è stata richiamata dal PD nel 2016 (nel programma elettorale per le elezioni comunali) e nel 2017 (nel documento congressuale comunale) ed infine nel 2018 (con la discussione ed il giudizio negativo al progetto di Masterplan in Consiglio Comunale). A questo punto, dopo l’ennesimo stop causato dalla sentenza del TAR della Toscana, riteniamo che sia giunto il momento di mettere un punto deciso ad una vicenda che rischia di generare una perdita di credibilità della politica e del buon governo che caratterizza i nostri territori”.
A questo punto, come dire, troppi problemi (elettorali?) e allora “stop” e si riprende il dialogo, forse, con Sinistra Italiana e PerSesto che sostengono il sindaco Falchi? E’ questo, quindi, un primo passo di avvicinamento? Per dirla con Lucio Battisti usando una frase della canzone “Con il nastro rosa”… “lo scopriremo solo vivendo”.