L’Unitalsi Toscana in cammino verso il convegno regionale di Nomadelfia

FIRENZE – Ci sarà anche la sottosezione di Firenze nord, che di recente ha visto la nomina a commissario del campigiano Giacomo Nincheri (nella foto qui sotto con l’assistente spirituale, don Daniele Centorbi) al convegno regionale dell’Unitalsi in programma a Nomadelfia (Grosseto) il prossimo 10 novembre. Non solo Lourdes, quindi. Ma anche appartenenza e fraternità. […]

FIRENZE – Ci sarà anche la sottosezione di Firenze nord, che di recente ha visto la nomina a commissario del campigiano Giacomo Nincheri (nella foto qui sotto con l’assistente spirituale, don Daniele Centorbi) al convegno regionale dell’Unitalsi in programma a Nomadelfia (Grosseto) il prossimo 10 novembre. Non solo Lourdes, quindi. Ma anche appartenenza e fraternità. Per la precisione “Unitalsi a Nomadelfia: appartenenza e fraternità”. E’ questo infatti il tema del convegno regionale e che arriva a conclusione di un anno intenso di attività ma che vuole essere anche il trampolino di lancio per il futuro. Non a caso, nello stesso fine settimana, sabato 10 e domenica 11, sempre a Nomadelfia si svolge il meeting regionale dei giovani dell’associazione, un appuntamento che, anno dopo anno, è costantemente cresciuto e che in questa occasione farà anche da “collante” con il convegno.

“I pellegrinaggi sono il culmine della nostra attività – spiega il presidente regionale, Roberto Torelli – ma non avrebbero senso se la scintilla che si accende a Lourdes o a Loreto non accendesse un fuoco di preghiera e di carità che dura tutto l’anno”. La stagione dei pellegrinaggi, della prima volta in pullman, è appena terminata: è iniziata in aprile con “Loreto Giovani” e si è conclusa a settembre con l’ultimo pellegrinaggio regionale a Lourdes. Giorni ricchi di sensazioni positive e di momenti di condivisione, con l’obiettivo di “portare” anche a casa, negli altri mesi dell’anno, lo spirito che anima i partecipanti. Questo perché l’Unitalsi è soprattutto l’attenzione per le persone da parte delle persone. E in un mondo dove parlare di sacrificio, di donazione, di dimenticanza di sé può sembrare difficile, l’Unitalsi Toscana sta compiendo piccoli e concreti miracoli. Adesso è il momento dei bilanci e dei programmi per il futuro: proprio di questo si parlerà nel convegno regionale che domenica 10 novembre vedrà riuniti i volontari delle 25 sottosezioni attive in Toscana.

“Ci ritroviamo per fare il punto della situazione e per stabilire gli impegni per i prossimi mesi, – aggiunge Torelli – siamo sicuramente felici per ciò che siamo riusciti a fare, in un anno, se vogliamo, di transizione, con i pellegrinaggi che hanno rappresentato un momento di crescita umana e cristiana per tutti. E’ la strada che dovremo necessariamente continuare a percorrere per dare un senso alla nostra associazione che da più di un secolo è vicina alle persone che soffrono”. “Molte attività si svolgono nel silenzio, grazie all’operosità di tante persone: è il bello della nostra gente, umile e generosa. Persone che, nel pellegrinaggio a Lourdes, trovano la forza per mettersi a servizio della Chiesa e dei fratelli durante tutto l’anno. In occasione del convegno vogliamo sottolineare proprio questo aspetto: il ruolo di testimone che il cristiano, e l’unitalsiano in particolare, ha nella società: trasmettere agli altri ciò che abbiamo vissuto, condividere la nostra esperienza di preghiera e carità, per essere “portatori” di un messaggio di gioia, serenità e speranza”.

Per partecipare al convegno, rivolgersi alla segreteria della sezione toscana dell’Unitalsi, a Firenze in via Goro Dati 6, telefono 055 2398015 – toscana@unitalsi.it o presso la sottosezione di appartenenza. Per quanto riguarda il programma, alle 9 gli arrivi e la registrazione, quindi via via tutti gli interventi, compresa la testimonianza di chi, vivendo a Nomadelfia, ha fatto una scelta di vita per terminare nel pomeriggio con le testimonianza di chi l’Unitalsi la vive… da protagonista.