CAMPI BISENZIO – L’archivio storico campigiano è uno degli argomenti caldi in un’estate altrettanto calda dal punto di vista climatico. Dopo le critiche di Sinistra Italiana, che è tornata più volte sulla questione, è l’assessore Vanessa De Feo a replicare a nome dell’amministrazione comunale. “Abbiamo spostato parte dell’archivio – dice l’assessore – perché stiamo facendo una ricognizione e una valutazione degli spazi disponibili vista anche la richiesta di uno spazio da parte di un’associazione, che abbiamo ritenuto meritevole di accoglimento, così come riportato dalla delibera di giunta dello scorso 9 giugno”.
“E’ stata spostata – aggiunge l’assessore – parte del materiale post unitario per verificarne anche lo stato di conservazione: spostamento che è avvenuto da una stanza posta nelle torretta di Villa Montalvo alla cappella, sempre nella villa. L’altra parte dell’archivio post unitario è rimasta dove è sempre stata, ossia al terzo piano della torretta. Sia la parte spostata che quella rimasta invece al suo posto era già sistemata in scatoloni. Lo spostamento inoltre è avvenuto all’interno della stessa sede comunale per questo motivo, in base all’articolo 21 comma 1 e del decreto legislativo 42 del 2004 in base ai quali non è stato necessario avvisare preventivamente la Soprintendenza”.
Il piano degli obiettivi dell’ente prevede come punto condiviso tra i vari uffici e servizi la realizzazione dello scarto documentale: ossia una razionalizzazione del materiale depositato negli anni nelle varie sedi del Comune per individuare ciò che deve essere conservato e quello che invece può essere eliminato: “Un’operazione del genere – conclude l’assessore De Feo – non è mai stata fatta in questo Comune ed è uno dei tanti problemi che dobbiamo affrontare in maniera organica. Abbiamo a cuore il patrimonio culturale e storico di Campi Bisenzio, per questo motivo con la Soprintendenza stiamo avviando un percorso per trovare una sistemazione adatta all’archivio storico, sistemazione che renda giustizia al tanto materiale di cui disponiamo e che renda fruibile il materiale da parte di tutti quelli che vogliono approfondire la conoscenza della storia della nostra comunità”.