PRATO – “È sotto gli occhi di tutti che è stato un errore togliere il finanziamento pubblico alla politica, che evitava certe commistioni; oggi bisogna ricorrere al finanziamento privato che ha sua disciplina elettorale complessa e articolata, ma crea anche dei problemi, soprattutto quando è conseguente a un ricatto”: a dirlo è la parlamentare pratese di Forza Italia, Erica Mazzetti, che poi spiega: “A ogni modo, c’è un dato generale: tutta la politica italiana, prima Silvio Berlusconi, poi Roberto Cenni, Occhiuto in questi giorni poi Bugetti, sempre a Prato, destra e sinistra, è ostaggio dell’avviso di garanzia, vive sotto questo ricatto; per questo rimaniamo della stessa posizione: ogni persona è innocente fino al terzo grado di giudizio, lo siamo per tutti anche se la legge Severino, che noi vogliamo modificare, dal momento che un amministratore rischia la decadenza anche in caso di condanna non definitiva. Bisogna fare una battaglia trasversale per il garantismo affinché chi è eletto possa governare, ma anche per modificare la legge Severino e per ripristinare i finanziamenti pubblici ai partiti”.
“Ciò detto, – aggiunge – esiste un “sistema Toscana” che viene messo in luce solo oggi dalla magistratura, ma da anni lo denunciamo: nulla da eccepire sui finanziamenti, che sono registrati, ma se c’è stato uno scambio di favori va denunciato e stigmatizzato. I cittadini vogliono un’amministrazione che lavori, non ostaggio di veti o ricatti o favori fatti e ricevuti e il binomio tra Pd e parte di imprenditori in Toscana pare palese e consolidato. Su questo il centrodestra deve continuare a fare battaglia e proporre una visione liberale per la nostra regione. Sono e resto solidale con Bugetti, lunedì andrò in Comune a trovarla e spero si possa fare una battaglia, insieme anche al suo partito, per una giustizia giusta, il garantismo, l’autonomia della politica, la libertà di pensiero e azione rispetto ad una parte della magistratura, come sempre e solo ha fatto Forza Italia e continuerà a fare”.